Videodrome

Diario DaDa, 28 aprile-6 maggio 2020

28 aprile
Il governo ha un piano per riaprire a settembre. Abbattere le pareti per muoversi più liberamente all’interno degli edifici scolastici. Disporre i banchi in cerchio anziché a file. Dimezzare le classi ma senza raddoppiare i prof (leggo su Repubblica che l’orario dei docenti può salire dalle attuali 18 ore a un massimo di 24. La notizia, se è una notizia, è passata quasi inosservata). I potenziatori possono tornare utili. Occupare teatri e musei in disuso. Alcune materie possono essere svolte in luoghi aperti anziché nelle aule. La geografia si farà sul posto, l’arte nelle piazze, le scienze nei giardini.

Intanto, ho guardato la posta. Lina Azzo ci ha scritto una lettera. Inizia con «Carissimi» e finisce con «migliore». Ottimismo. Continua a leggere “Videodrome”

GIUSEPPE CALICETI La didattica online rischia di accentuare gli aspetti classisti della scuola

[Striscia rossa, 17 aprile 2020]

Occorre prendere atto del fatto che la scuola on line accentua gli aspetti classisti che hanno ammorbato la nostra scuola pubblica negli ultimi decenni, cioè ben prima che arrivasse l’epidemia. Non solo perché la scuola on line non arriva a tutti – si calcola siano più del 6 per cento del totale gli studenti isolati, esclusi. Ma anche perché, spesso e volentieri, tende a riproporre gli aspetti più regressivi, sorpassati e deleteri dell’educazione e della formazione: i compiti, l’interrogazione a tu per tu studente-professore, l’insegnamento frontale. Cioè quello che serve a salvare la forma e la burocrazia (i voti) di fronte alle famiglie degli utenti. Il famoso pezzo di carta.

È probabile che la didattica on line, nei suoi step di ricerca più avanzati, si coniughi con una didattica e una teoria pedagogica spettacolari. Continua a leggere “GIUSEPPE CALICETI La didattica online rischia di accentuare gli aspetti classisti della scuola”

CARLO SCOGNAMIGLIO Pedagogia della distanza / 1 – L’emergenza educativa

[MicroMega, 16 aprile 2020]

Sono tre i volti con cui si è palesato, in Italia, il processo di adozione sistematica della didattica a distanza nel contesto scolastico: i) obbligo morale e pedagogico, resosi evidente al primo manifestarsi dell’ emergenza sanitaria; ii) questione metodologica e organizzativa, nella fase attuale, quando è ormai chiaro che le scuole non torneranno ad accogliere gli studenti prima dell’autunno prossimo; iii) complesso tema politico, da sviluppare adeguatamente quando il sequestro emozionale, che ha travolto i principali protagonisti dell’attuale dibattito pseudo-pedagogico, avrà restituito la lucidità necessaria per ponderare situazioni nuove e di difficile lettura.

1. L’emergenza educativa

Il fenomeno Covid-19 è globale, colpisce tutti. Ma in qualche luogo sta picchiando più duramente che altrove. Ad esempio in Italia. Continua a leggere “CARLO SCOGNAMIGLIO Pedagogia della distanza / 1 – L’emergenza educativa”