[Volerelaluna, 29 aprile 2020]
Collegi docenti, consigli di classe, opinionisti, colleghi esimi tutti entusiasti del nuovo verbo magico, il mantra che sta pervadendo la scuola italiana in questi tempi di coronavirus. È un peana immenso, una gran celebrazione di questi nuovi strumenti telematici.
Faccio l’insegnante da circa trent’anni. Soprattutto, lo faccio alle scuole medie, ovvero le scuole di tutti, quelle dell’obbligo, ossia la vera “trincea” la scuola che prende in carico i figlie e le figlie di tutti. Non mi associo al generale entusiasmo per queste nuove modalità educative. Soprattutto non mi persuadono alla scuola dell’obbligo e per i minori. Si enfatizza la scuola come “comunità educante”, e lo è, lo deve essere. Un insegnante dovrebbe essere una figura di riferimento sociale importante nella sua comunità. Continua a leggere “TEODORO MARGARITA Perché non mi associo all’entusiasmo sulla didattica a distanza”