[post su facebook, 12 maggio 2020]
Ho ingenuamente sperato che almeno questo virus riuscisse laddove il buon senso, la pedagogia, la Costituzione e la politica non erano arrivate: che le esigenze sanitarie oltre che obbligare a piccoli gruppi ci facessero finalmente capire che solo così, oltre che la sicurezza, può essere garantita una relazione significativa, un’educazione inclusiva, una didattica efficace, una scuola democratica ed egualitaria (“rimuovere gli ostacoli economici e sociali che impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”).
Confesso di aver pensato: “e se fosse la volta buona che si spazzassero via per sempre le classi pollaio o semipollaio, che si dessero tutti i sostegni necessari ai disabili, l’alfabetizzazione ai migranti, che ci fossero abbastanza bidelli, che si aprissero cantieri per allargare e costruire tante nuove scuole, che…”? Continua a leggere “GIOVANNI COCCHI Scuola: perché tutto torni come prima (e anche peggio)”