ALBERTO GIOVANNI BIUSO Perché la Dad non è didattica

[Bollettino d’Ateneo, Università degli Studi di Catania, 25 aprile 2020]

Ci sono delle formule che confessano da sole il proprio limite. L’acronimo Dad –‘didattica a distanza– è una di esse. Per la chiara e documentata ragione che ‘insegnare a distanza’ è una contraddizione in termini. Insegnare è infatti un’attività e una sfida che consiste nell’incontro tra persone vive, tra corpimente che occupano lo stesso spaziotempo non per trasmettere nozioni ma per condividere un mondo.

Scambiare saperi

Insegnare significa costruire giorno dopo giorno, saluto dopo saluto, sorriso dopo sorriso una relazione profonda, rispettosa e totale con l’Altro, in modo da riconoscersi tutti nella ricchezza della differenza. Continua a leggere “ALBERTO GIOVANNI BIUSO Perché la Dad non è didattica”

RITA LIBRANDI, CLAUDIO GIOVANARDI, FRANCESCO SABATINI Documento per la ripresa della vita scolastica

[Accademia della Crusca, 24 aprile 2020]

In una fase così delicata e difficile per il sistema scolastico italiano l’Accademia della Crusca, con la Sezione Crusca Scuola, e l’Associazione per la Storia della Lingua Italiana, Sezione Scuola, sentono il dovere di intervenire sui rischi di una cattiva interpretazione delle nuove modalità d’urgenza connesse soprattutto con l’insegnamento a distanza.

Il nostro corpo docente nel suo insieme ha reagito in modo esemplare davanti all’emergenza della pandemia, dimostrando piena consapevolezza del proprio ruolo e dell’alto valore che la formazione assume nella società: rimodulando procedure, forme di comunicazione, interazione con bambini e adolescenti, potenziando al massimo l’uso degli strumenti telematici o talvolta impadronendosene per la prima volta. Continua a leggere “RITA LIBRANDI, CLAUDIO GIOVANARDI, FRANCESCO SABATINI Documento per la ripresa della vita scolastica”

ISMAELE CALACIURA ERRANTE Didattica a distanza: soluzione necessaria, ma non quella giusta

[Scomodo, 25 aprile 2020]

Come il COVID-19 sta avendo effetto sul sistema scolastico italiano

Credere che la scuola italiana riesca a garantire davvero il diritto allo studio, presa coscienza della diversità di contesti a cui dovrebbe far fronte, e che addirittura possa svolgere il suo ruolo profondo di parificatrice sociale è semplicemente impossibile. Una verità ovvia, affrontata e discussa con frequenza abbastanza ondivaga dal dibattito pubblico. Purtroppo però, gli studenti di ogni ordine e grado, dalle elementari alle università, per lenta e macchinosa disposizione ministeriale si sono ritrovati a essere valutati attraverso la formula tanto inedita quanto incerta, labile e abbastanza inesatta della “didattica a distanza”. Continua a leggere “ISMAELE CALACIURA ERRANTE Didattica a distanza: soluzione necessaria, ma non quella giusta”