Tre mesi di didattica a distanza sono stati troppi. La scuola pubblica, viva, vicina, libera
A PARTIRE DA SETTEMBRE
Nei tre mesi del DISTANZIAMENTO SOCIALE bambin* e ragazz*, famiglie, insegnanti hanno garantito che la scuola pubblica non sparisse, hanno mantenuto “in virtuale” la relazione fra persone e la costruzione cooperativa del sapere.
Il ministero invece nulla ha fatto per superare la fase di emergenza, per riaprire in normalità e in sicurezza le scuole.
• NESSUN SOPRALLUOGO PER REPERIRE LOCALI E SPAZI,
• NESSUN INTERVENTO STRUTTURALE DI RESTAURO E RIPRISTINO,
• NESSUN PROVVEDIMENTO SUGLI ORGANICI,
• POCHISSIME RISORSE IMPEGNATE E QUASI TUTTE SULLA DIGITALIZZAZIONE
Partecipiamo tutte/i all’iniziativa pubblica di Priorità alla Scuola che si terrà sabato 23 maggio alle ore 15 a Roma a Largo Bernardino da Feltre e contemporaneamente in molte città italiane.