Saggi

La notizia di oggi è: «Maturità, i “saggi” della scuola dicono no al secondo scritto». La notizia è che esistono dei saggi che esprimono la loro alta opinione su un tema che riguarda la salute pubblica, lo stato della cultura di un popolo, il futuro della classe dirigente. Ma chi sono questi saggi, che Repubblica ha messo tra virgolette perché forse non sono del tutto convinti di esserlo, o perché non sono stati investiti formalmente, o perché esponenti di una saggezza minore, fluida, contingente, istantanea? Prima di tutto sono uomini anziani, uomini più che donne, che da giovani sono stati a scuola, studenti bravi e diligenti, raramente brillanti ma sempre ossequienti Continua a leggere “Saggi”

FERNANDA MAZZOLI Dall’esame di Stato «alla tessera per competenze»

[Roars, 9 luglio 2021]

Si impone ormai all’evidenza che la pandemia è stata utilizzata come formidabile acceleratore nei più svariati ambiti  di processi già in atto da tempo di ridisegno e riassestamento delle strutture portanti della nostra società. Il fenomeno è particolarmente evidente a livello di politiche scolastiche dove, come è stato puntualmente analizzato e denunciato anche in questo sito[1], il Covid 19 ha fornito l’occasione per promuovere e rafforzare, attribuendo loro il sigillo dell’inevitabilità, digitalizzazione e riduzione dei contenuti culturali, mentre si è persa l’occasione, che invece le circostanze avrebbero perentoriamente richiesto, per una salutare pausa di riflessione relativamente all’Invalsi o all’alternanza Scuola-lavoro, cui non è bastato cambiar nome -PCTO[2] – per cambiar sostanza.

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Lost in Translation

[Diario, 7 aprile-3 agosto 2021]

Diffidiamo de’ casamenti di grande superficie, dove molti uomini si rinchiudono o vengono rinchiusi. Prigioni, Chiese, Ospedali, Parlamenti, Caserme, Manicomi, Scuole, Ministeri, Conventi. Codeste pubbliche architetture son di malaugurio: segni irrecusabili di malattie generali.
Giovanni Papini, Chiudiamo le scuole

7 aprile
Oggi inizia il nono capitolo del diario DaDa, il titolo è «Lost in Translation». Il senso della realtà è mancato fin dall’inizio o si è perso per strada? E se si è perso per strada, precisamente, quando?

Nota: il colore arancione dipende dal leggero retrogusto di salmone avariato che si mastica nella scuola in questo periodo.


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GIROLAMO DE MICHELE Dad. Life on Mars?

[Doppiozero, 6 aprile 2021]

È uno dei capolavori di David Bowie: una ragazzina triste e sola che si lascia catturare da uno schermo argentato e dal freakiest show di una successione demenziale di immagini che scorrono davanti ai suoi occhi – un film noioso, che lei ha già vissuto dieci volte; finché da spettatrice, diventa lei stessa creatrice di immagini allucinatorie: che si susseguono demenziali come le precedenti, perché questo film lo ha già scritto dieci volte. Chissà se lo sa che è il suo, il best selling show? Sarà forse su Life on Mars?

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ANTONIO VIGILANTE La scuola che verrà

[Comune-Info, 31 marzo 2021]

Gli studenti sono i grandi assenti nel dibattito pubblico sulla scuola. Parlano tutti, di scuola; anche, e soprattutto, quelli che mai hanno insegnato: psicologi, pedagogisti, politologi, politici, politicanti. Non sorprende: l’accesso al discorso pubblico è legato allo status sociale, e se gli insegnanti hanno uno status sociale basso – per cui quello che dice un docente con vent’anni di esperienza conta meno dell’ultima uscita d’un Galli della Loggia – gli studenti (e questo è uno dei problemi della nostra società) non esistono quasi, come soggetti degni di parola. Per questo non si può non accogliere con favore le 95 tesi del collettivo studentesco torinese Rinascimento Studentesco per ripensare la scuola italiana post-pandemia.

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FLAVIO MARACCHIA Tachipirina 1000

[Gli opliti di Aristotele, 16 marzo 2021]

Oggi mi è venuta la febbre. È il minimo che possa capitare in momenti come questo. All’ora stabilita non riesci a connetterti per vedere a distanza i bambini della tua classe. Provi con tutti i router possibili, ma è inutile. Fino a ieri tutto andava liscio, ma alla legge di Murphy non si può sfuggire. Oggi che ti serviva perfettamente funzionante la rotellina gira all’infinito, stolida davanti alle tue imprecazioni.

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Profondo rosso

[Diario DaDa, 14-31 marzo 2021]

Mia nonna voleva che io ricevessi un’educazione; per questo mi tenne lontana dalla scuola.
Margaret Mead

14 marzo
Oggi inizia l’ottavo capitolo del diario DaDa. Si intitola «Profondo rosso». Sottotitolo: le scuole non hanno mai chiuso, quindi nemmeno adesso. Si preannuncia breve e intenso. E alla fine si scopre che l’assassino è il maggiordomo.


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GIOVANNA LO PRESTI Quali esperti per la scuola?

[Volerelaluna, 19 marzo 2021]

Dopo Azzolina, Patrizio Bianchi

L’attuale ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, guidava la task force nominata dalla precedente ministra Azzolina per organizzare la riapertura della scuola di settembre 2020. Presi come si era dall’onda montante della pandemia, a molti sarà sfuggita la qualità dell’opera della suddetta task force. I 18 esperti che la componevano erano divisi in due sottocommissioni: la prima, chiamata Operation e destinata a lavorare sui tempi brevi; la seconda, denominata Vision, con il compito di studiare e programmare interventi sui tempi lunghi. L’architetto Ceppi, uno dei membri, così rispondeva alla scabrosa domanda «cosa si farà nell’immediato?»: «Ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione […] in questo momento la priorità è di natura biologica e logistica. Tra i temi che stiamo considerando c’è quello della verifica dell’impianto del ricambio dell’aria, della tenuta dei serramenti e poi l’adeguamento dei bagni, presidi sanitari più accessibili ed efficienti. Poi c’è il tema del distanziamento». Adesso, almeno sul ricambio d’aria, sappiamo com’è andata a finire: non se n’è fatto nulla. Così come non si è nemmeno reso pubblico il lavoro dei 18 esperti: il documento da loro prodotto dorme in qualche cassetto ministeriale.

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PLV Le nuove chiusure della scuola e i mostri all’orizzonte

[Giap, 26 febbraio 2021]

– Prof, lo so, mi dispiace ma a distanza non ce la faccio.

Inizia il gioco delle parti. Se mollo e gli dico che ha ragione è come se gettassi la spugna. Se gli dico che è colpa sua che non si impegna, rovescio solo su di lui una responsabilità che non è solo sua.

E non posso gettare la spugna.

«Io gli direi che…»

Sono tanti i consigli che arrivano da amici e amiche. «Io gli direi che ha ragione», «io gli direi che così la scuola è inutile», «io gli direi di andare fuori con gli amici». Ma anche se gli dici qualcosa del genere, con quella persona ti ci devi interfacciare il giorno dopo, e quello dopo ancora, e quello dopo ancora…

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A volte ritornano

[Diario DaDa, 2 gennaio-4 marzo 2021]

Non esiste la classe docente ma il docente, da solo.
Chiara Valerio, Nessuna scuola mi consola

2 gennaio 2021
Il rumore dei botti di Capodanno mostra che il nuovo anno nasce tra aspettative esagerate. Intanto, tra pochi giorni gli studenti delle scuole superiori rientrano a scuola. Questa nuova pagina si intitola «A volte ritornano» perché si basa sulla previsione di come sarà la scuola di qui (in realtà da settembre del 2020) ai prossimi due-tre anni: lunghi periodi di confinamento domestico (e didattica a distanza) interrotti da periodi più brevi di scuola in presenza, a singhiozzo, con percentuali variabili, banchi monoposto che si spostano per i corridoi, tanta isteria collettiva.

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