La stampa internazionale comincia a domandarsi: cosa stiamo facendo? come sarà dopo? Il Financial Times è preoccupato: «Una prolungata assenza dai banchi di scuola significherà un vuoto di apprendimento e la perdita di preziose interazioni sociali» e ammette che «l’insegnamento online non sostituisce facilmente le lezioni in classe» e soprattutto: «Il blocco ha reso più evidenti le disuguaglianze». Un po’ di numeri: nell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società (Desi) l’Italia è al posto 24 su 28 paesi europei. Quasi un quarto delle famiglie italiane non ha accesso a internet. Nel Sud il 41,6 per cento delle famiglie non possiede un computer. Più di un quarto degli italiani vivono in condizioni di sovraffollamento abitativo. Risultato: 1.600.000 ragazzi non sono ancora raggiunti da alcuna forma di didattica (lo ha ammesso il ministro Azzolina). Continua a leggere “Outside the dawn is breaking but inside in the dark I’m aching to be free (3)”
Mese: Maggio 2020
FEDERICA e FRANCESCO CAPPUCCIO La DaD ha fatto anche cose buone
Abbiamo risolto il problema della scarsità di dotazioni tecnologiche delle scuole: le forniamo noi e gli studenti a nostre spese (non è che applicando la stessa logica, ci faranno risolvere anche il problema degli edifici fatiscenti/non sufficientemente capienti costringendoci ad affittarli?)
Non mi devo spostare per andare a scuola: mi ha fatto risparmiare un sacco di carburante!!
Risolto, alla radice, anche il problema delle «supplenze brevi»: i docenti non mancano più, al massimo sono distanti.
Ho più tempo per me stessa.
Non torno più a casa con le corde vocali a pezzi: non esco proprio di casa.
Ho imparato a usare nuovi programmi. Continua a leggere “FEDERICA e FRANCESCO CAPPUCCIO La DaD ha fatto anche cose buone”
FEDERICA LUCCHESINI La scuola è nuda. Appunti sulla Dad
[Gli Asini, 18 aprile 2020]
Qui al nord abbiamo lasciato la scuola il 21 febbraio e non siamo più rientrate.
Tra poco saranno due mesi senza scuola e i sentimenti, i propositi, i ricordi trascolorano, per grandi e piccoli. Cosa è un gruppo classe senza un luogo di vita e lavoro comune? Pensiamo alla scuola di base, a persone che hanno tra i sei e i tredici anni: due mesi sono pieni di eventi, esperienze, cambiamenti. Altre abitudini, relazioni, modi hanno preso il posto della scuola. Ognuno di noi alla fine della quarantena racconterà la sua storia, di come e dove la ha vissuta. In quale casa, con chi, con quali sentimenti, piaceri e sofferenze. E ognuno racconterà una diversa esperienza di scuola a distanza, ogni insegnante, ogni genitore, classe, ragazzino o ragazzina avrà ricordi e sensazioni differenti. Continua a leggere “FEDERICA LUCCHESINI La scuola è nuda. Appunti sulla Dad”
TEODORO MARGARITA Perché non mi associo all’entusiasmo sulla didattica a distanza
[Volerelaluna, 29 aprile 2020]
Collegi docenti, consigli di classe, opinionisti, colleghi esimi tutti entusiasti del nuovo verbo magico, il mantra che sta pervadendo la scuola italiana in questi tempi di coronavirus. È un peana immenso, una gran celebrazione di questi nuovi strumenti telematici.
Faccio l’insegnante da circa trent’anni. Soprattutto, lo faccio alle scuole medie, ovvero le scuole di tutti, quelle dell’obbligo, ossia la vera “trincea” la scuola che prende in carico i figlie e le figlie di tutti. Non mi associo al generale entusiasmo per queste nuove modalità educative. Soprattutto non mi persuadono alla scuola dell’obbligo e per i minori. Si enfatizza la scuola come “comunità educante”, e lo è, lo deve essere. Un insegnante dovrebbe essere una figura di riferimento sociale importante nella sua comunità. Continua a leggere “TEODORO MARGARITA Perché non mi associo all’entusiasmo sulla didattica a distanza”
GIUSEPPE BAGNI – GIUSEPPE BUONDONO La scuola dei corpi e quella degli schermi
[«il manifesto», 16 aprile 2020]
Come per tutti i beni comuni, anche l’importanza della scuola viene riscoperta in momenti difficili come questo; per il suo essere tessuto connettivo tra i giovani e tra le generazioni, legame sociale ed esistenziale. Molte famiglie hanno saputo di più della scuola dei loro figli, con le lezioni online che entrano nelle case, rispetto a mille colloqui o alle malinconiche riunioni degli organi collegiali.
E quel tenere vivo il legame con la scuola è un balsamo per ansia e solitudine. Non per tutti, purtroppo; e questo è un punto decisivo per il futuro. La forza empatica delle lezioni dal vivo, corpi, fiati, gesti, sorrisi, suggerimenti è una ricchezza insostituibile, ovviamente. La scuola non è la stessa senza il suo «corpo a corpo» quotidiano; ma strumentazioni, competenze, facilità di accesso Continua a leggere “GIUSEPPE BAGNI – GIUSEPPE BUONDONO La scuola dei corpi e quella degli schermi”
Per una scuola libera e viva (dentro e fuori le mura)
[Roars, 4 maggio 2020]

Riflessioni e spunti
di Giovanni Carosotti, Rossella Latempa, Renata Puleo, Andrea Cerroni, Gianni Vacchelli, Ivan Cervesato, Vittorio Perego [1]
Premessa
Lungi dall’essere un’opportunità per cambiare paradigma, come alcuni sembrano suggerire, la Didattica a Distanza è solo la risposta immediata, necessaria e temporanea, ad una crisi sanitaria senza precedenti. Continua a leggere “Per una scuola libera e viva (dentro e fuori le mura)”