[post su facebook, 6 giugno 2020]
Buongiorno, mi chiamo Emily e insegno in un liceo della provincia di Firenze. Ci sono capitata ai tempi della fase C e mi ci sono accasata perché non avevo più voglia di scegliere una destinazione. Fino alla chiusura delle scuole facevo la pendolare tra la periferia di Livorno e la periferia di Firenze. Dal 5 marzo ho fatto quello che hanno fatto quasi tutti. Ho avuto tanto tempo a disposizione non già perché con la DaD si lavora di meno, ma perché in un regime di clausura non si fa praticamente nient’altro.
Il tempo a disposizione spesso viene sperperato in occupazioni futili. Passi un’intera giornata a leggere sul divano, mentre la tua coinquilina digita sul suo portatile la quindicesima traduzione in un anno (o forse sta chattando con i suoi numerosi amici emigrati), e la sera ti chiedi cosa ho fatto oggi. Un altro giorno ti fai trascinare in una polemica sull’obbedienza in un gruppo facebook di docenti arrabbiati. Nei social sono sempre tutti pronti a fare la rivoluzione, ma se gli fa notare che si comportano da soldatini della pseudo didattica digitalizzata ti si avventano contro come le furie rosse. Continua a leggere “FEDERICA CAPPUCCIO Andrà com’è sempre andata”