Borghesia (piccola)

La piccola borghesia è la classe degli impieghi, la classe cortigiana provinciale, pronta alle esaltazioni patriottiche e sportive, costretta dal pauperismo a transigere sulla dignità, attaccata disperatamente a stipendi da fame, ministeriale per sistema, salvo a non creder sul serio a nessun ministero.
Piero Gobetti, Il calderone piccolo-borghese, «Rivoluzione liberale», 26 febbraio 1924

Non sopporti chi fa l’amore più di una volta alla settimana
Chi lo fa per più di due ore o chi lo fa in maniera strana.
Di disgrazie puoi averne tante, per esempio una figlia artista
Oppure un figlio non commerciante, o peggio ancora uno comunista … ex
Sempre pronta a spettegolare in nome del civile rispetto
Sempre fissa lì a scrutare un orizzonte che si ferma al tetto. Continua a leggere “Borghesia (piccola)”

ALVARO BELARDINELLI Docenti, lavorerete di più e peggio. Ve lo chiedono gli «esperti»

[Tecnica della scuola, 11 giugno 2020]

Da quando è nato ci bombarda con opinioni e previsioni sulla ormai leggendaria “Scuola del 1° settembre”. È il “Comitato di esperti” varato il 20 aprile dalla Ministra Azzolina. Sono tutte personalità eminenti nel loro campo professionale, e parlano di Scuola; eppure — come spesso accade — con la Scuola “praticata” e vissuta, in massima parte, non hanno a che fare. Un solo membro, infatti, fa di professione l’insegnante: Lorella Carimalidocente di matematica e fisica nel Liceo Scientifico Statale “Vittorio Veneto” di Milano; ma è nel Comitato perché “super-prof” (e quindi ottima “testimonial”), in quanto ex candidata al “Global Teacher Prize”. Continua a leggere “ALVARO BELARDINELLI Docenti, lavorerete di più e peggio. Ve lo chiedono gli «esperti»”

PIERFRANCO PELLIZZETTI La pandemia come pretesto contro la scuola pubblica

[MicroMega, 25 maggio 2020]

Tra i tanti principi, dichiarati inalienabili a parole, oggetto di ininterrotti mercimoni da parte dell’incommensurabile corrività del ceto politico italiano, la scuola di Stato, repubblicana ed eguagliatrice, risulta in permanenza il più palese agnello sacrificale. Ed anche il più vergognoso e ignobile esempio di svendita dello spirito della nostra Costituzione. Perché il trasbordo che dirotta verso le strutture private, in larga misura confessionali, le sempre più scarse risorse a sostegno dell’insegnamento pubblico, determina l’anemizzazione dei luoghi istituzionalmente dedicati a coltivare e trasmettere alle nuove generazioni i valori irrinunciabili della laicità e – ribadiamolo senza infingimenti o ponziopilatesche prudenze – della civiltà democratica.

Tutto questo a che pro?

Nient’altro che interessi inconfessabili. Continua a leggere “PIERFRANCO PELLIZZETTI La pandemia come pretesto contro la scuola pubblica”