Viva la Repubblica, abbasso la Monarchia

Un foglio di carta titola (a caratteri cubitali): «I prof non sono eroi» (a differenza degli infermieri da cui «non hanno imparato la lezione»). Ci contesta il fatto che in Lombardia non si trovano i presidenti di commissione, per paura o per pigrizia dei prof, e quindi l’esame di Stato rischia di saltare. Alcune considerazioni.

I prof del titolo non sono tenuti a fare i presidenti delle commissioni, la legge gli permette di fare domanda. I dirigenti sono tenuti a fare domanda, ma molti dirigenti si sono sottratti all’obbligo di fare domanda. Dei dirigenti il foglio di carta non parla. L’articolo di Sallusti lascia intendere che i prof non sono eroi perché, di fronte alla defezione dei dirigenti, di cui però non parla, i prof, definiti anche furbetti e vigliacchi, non si sono immolati per la causa.

L’uomo della strada può anche dire mi cuggino deve fare l’esame di maturità Continua a leggere “Viva la Repubblica, abbasso la Monarchia”

WALTER LAPINI La didattica con lo sguardo impossibile «da remoto»

Corriere della Sera», 11 maggio 2020]

Spero che nessuno dimenticherà il sacrificio, non solo contrattuale e sindacale, che la scuola dell’emergenza si sta sobbarcando in questi mesi. Unico antidoto ai social, essa ha dovuto rapidamente impararne il linguaggio, accettare una lunga suspension of dignity, infliggersi il gioco a guardie-e-ladri con allievi che sfuggono o copiano, si collegano e scollegano, facendosi beffe dell’insipienza informatica degli adulti, dei boomers, spesso peraltro immaginaria. Scattato il blocco, i professori hanno reagito in maniera fulminea e sincrona, senza aspettare imbeccate dall’alto. Si sono attivati con i mezzi che avevano – Skype, Zoom e quant’altro – e hanno salvato quello che si poteva salvare del quadrimestre appena iniziato. Continua a leggere “WALTER LAPINI La didattica con lo sguardo impossibile «da remoto»”