Da Da De Do Do Do De Da Da Da

Diario DaDa, 14-25 aprile 2020

L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino, Le città invisibili

14 aprile
Riassunto della puntata precedente (Il possibile l’abbiamo fatto ecc.): mercoledì 4 marzo sono uscito da scuola alle 2. Il pomeriggio, sul tardi, dopo l’annuncio della chiusura delle scuole, ho incontrato la Marescotti (nome di fantasia) che chiudeva la cartolibreria nella piazza. Continua a leggere “Da Da De Do Do Do De Da Da Da”

Risurrezione

«La risurrezione, signorina», le disse la fenice «è la cosa più semplice del mondo. Non è più sorprendente nascere due volte invece che una. Tutto è risurrezione a questo mondo: i bruchi risuscitano in farfalle, un nòcciolo messo in terra risuscita in albero, tutti gli animali seppelliti nella terra risuscitano in erbe, in piante, e nutrono altri animali della cui sostanza formano ben presto una parte: tutte le particelle che componevano i corpi sono cambiate in esseri diversi».

Voltaire, La principessa di Babilonia

GIOVANNI CAROSOTTI Contro gli insegnanti: la nuova linea della ministra Azzolina

[Roars, 14 aprile 2020]

Sarebbe stato un bene fosse proseguito quel clima di attesa e di sospensione del giudizio che, in un primo momento, sembrava dovesse prevalere tra tutte le parti che in questi anni si sono confrontate, anche molto polemicamente, sui destini della scuola italiana; anche in considerazione della opportunità di non strumentalizzare a proprio favore una situazione drammatica, che non coinvolge certo solo la scuola. Sembrava opportuno, semmai, confrontarsi a emergenza conclusa, in base alle esperienze acquisite, per valutare quanto della propria cultura professionale fosse stato messo in gioco e quali considerazioni trarne. È durato però poco. Come già testimoniato da Roars, la tentazione di strumentalizzare il ricorso obbligato alla “didattica a distanza” ha sedotto alcuni in modo irresistibile, con l’obiettivo –che sembra centrato- di condizionare l’azione di governo verso svolte autoritarie che si vorrebbero irreversibili. Continua a leggere “GIOVANNI CAROSOTTI Contro gli insegnanti: la nuova linea della ministra Azzolina”