JACOPO ROSATELLI I conti non tornano, la scuola smart pensata per pochi

[il manifesto, 21 aprile 2020]

Il rientro a scuola sarà complesso. Nei ragionamenti sulla fase due si evocano lezioni nei giardini degli istituti o nei musei, aule rimodulate, mix virtuosi di didattica online e in presenza: bello e impossibile. O meglio, possibile solo per chi ha risorse, spazi adatti, contesti accoglienti: insomma, per chi è avvantaggiato, e magari anche prima del virus riusciva a fare scuola in maniera «creativa». L’entusiasmo per le magnifiche sorti e progressive generate dalla crisi ignora che il sistema già fatica a funzionare in condizioni normali. Dilaga il precariato, mancano presidi e direttori amministrativi: non è certo l’ideale per affrontare tutti gli adempimenti che la riapertura imporrà. Continua a leggere “JACOPO ROSATELLI I conti non tornano, la scuola smart pensata per pochi”

RETE BESSA Brodo di DAD. Appunti per non farsi bollire a scuola durante e dopo l’emergenza coronavirus

[Giap, 20 aprile 2020]

con fotografie di Michele Lapini e una postilla di Wu Ming

1. Distopia

«Ora come ben saprà ci sono le restrizioni, tutto bloccato, non ci possiamo fare niente!»
Quest’anno ho fatto solo supplenze intermittenti, un paio di mesi di seguito al massimo e tanti giorni sparsi. Ma da tre giorni ci sono le restrizioni. Con la chiusura delle scuole, niente più chiamate di presa in carico, niente stipendio, unica via l’indennità di disoccupazione. Ma servono gli ultimi contratti, appunto, e i rispettivi pagamenti. Che mancano.
Continua a leggere “RETE BESSA Brodo di DAD. Appunti per non farsi bollire a scuola durante e dopo l’emergenza coronavirus”