How I feel when I decline

Mancano le risorse ma i docenti sono nel cuore delle famiglie italiane, scrive Ilvo Diamanti su Repubblica, commentando un sondaggio dell’Osservatorio Demos-Coop. La spesa per l’istruzione in Italia è circa l’8% per cento della spesa pubblica. La media Ue è del 10,2%: «Siamo, cioè, in fondo alla graduatoria europea». La tendenza non è cambiata nonostante il ministro Fioramonti abbia minacciato di incatenarsi davanti al ministero dell’Economia.

Le famiglie pensano tuttavia che la professione di insegnante sia ancora prestigiosa, specialmente gli insegnanti della secondaria di secondo grado e i maestri (57%). Un po’ più degli insegnanti della scuola media (52%). Più di avvocati, giornalisti, impiegati (di che?), commercianti. Molto più dei dirigenti della pubblica amministrazione e dei politici. Molto meno di medici, docenti universitari, giudici (in una causa per lo meno sanno da che parte stare), operai, dirigenti di impresa. Quasi alla pari con chef e cuochi. La linea del prestigio per gli intervistati da Demos-Coop non passa dai benefici materiali.

Gli stessi che considerano prestigiosa la professione di insegnante sono pronti a scommettere che gli insegnanti sono «preparati» (tra virgolette perché la preparazione degli intervistati è inversamente proporzionale al loro prestigio). Nel senso che la metà degli intervistati considera gli insegnanti «impreparati» (tra virgolette per lo stesso motivo di sopra). E 13 intervistati su 100 ritengono che la scarsa preparazione dei docenti sia il principale problema della scuola italiana, 26 su 100 sono preoccupati per lo scarso collegamento con il mondo del lavoro: vogliono più alternanza scuola-lavoro, cioè meno scuola, o un’alternanza più efficace, una passerella diretta verso il posto.

A proposito di risorse, è notizia di oggi che il bonus per i docenti meritevoli, quelli più prestigiosi tra i prestigiosi insegnanti, inculcato dalla legge 107 come tante norme giustamente definite «odiose» (oggi) dalle testate che plaudivano alla Buona Scuola, è stato abolito. Le risorse saranno distribuite a pioggia. Due gocce a testa.

 

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