Prof, lei sta dalla parte delle guardie? (Faq 3)

Prof, qual è la giustificazione dell’esistenza della religione a prescindere dal bisogno di consolazione?
Prof, ma se cade una saponetta per terra si sporca la saponetta o si pulisce per terra? (dopo un’ora di lezione su La ginestra di Leopardi)
Prof, la carne di elefante si mangia?
Prof, può vedere su giallo zafferano se c’è la ricetta del caciucco?
Prof, Cavour portava gli occhiali tondi o quadrati?
Prof, perché si chiama spedizione dei Mille se erano 1087?
Prof, secondo lei oggi Dante sarebbe favorevole alla cannabis?

A me mi

A me mi e a te ti sono casi particolari di quel fenomeno sintattico (detto dislocazione) che consiste nell’anticipare o posticipare un elemento della frase riprendendolo tramite un pronome. Un fenomeno attestato nell’uso dell’italiano fin dalle sue origini. Qui la ripresa riguarda il pronome personale, usato prima nella forma tonica (me), poi in quella atona (mi). Non si tratta propriamente di un pleonasmo (cioè di una ripetizione inutile), ma di una sottolineatura ottenuta mettendo in evidenza l’elemento che si ritiene più importante.
Vocabolario Treccani

A me mi par di sì: potete domandare nel primo paese che troverete andando a diritta.
Alessandro Manzoni, I promessi sposi

Quella foto lì, a me mi piaceva molto.
Paolo Nori, Spinoza Continua a leggere “A me mi”