Da «Tutt’e tre»
Il cavallo e il bue, ho letto una volta in un libro, di cui non ricordo più né il titolo né l’autore, – il cavallo e il bue…
Ma sarà meglio lasciarlo stare, il bue. Citiamo il cavallo soltanto.
Il cavallo, – dunque, – che non sa di dover morire, non ha metafisica. Ma se il cavallo sapesse di dover morire, il problema della morte diventerebbe alla fine, anche per lui, più grave assai di quello della vita.
Trovare il fieno e l’erba è, certo, gravissimo problema. Ma dietro questo problema sorge l’altro: “Perchè mai, dopo aver faticato venti, trenta anni per trovare il fieno e l’erba, dover morire, senza sapere per qual ragione si è vissuto?”. Continua a leggere “LUIGI PIRANDELLO Il marito di mia moglie”