«Qui la situazione è critica». Le migliori citazioni, non sorvegliate, dai compiti di italiano dell’anno scolastico 2018-2019

Dove sono finite le lettere d’amore, le corse sotto la pioggia…?

Le persone sono come delle bolle di sapone.

Per non diventare dipendenti da Internet c’è bisogno di prendersi una pausa e leggere un giornale o un libro.

L’autore non smetterà mai di amare la donna ammenoché una forza più grande come Dio, non si intrometta e stoppi il suo amore.

Oggi poche persone coltivano molto la bellezza del corpo. E sì, FANNO BENE.

L’autore vuole intendere che l’anima umana può presentare ammaccature dopo essere stata scalfita diverse volte.

La musica, oltre ad avere una funzione educativa, può avere una funzione purificativa. Continua a leggere “«Qui la situazione è critica». Le migliori citazioni, non sorvegliate, dai compiti di italiano dell’anno scolastico 2018-2019”

Riprendiamoci la scuola

Lunedì 10 giugno alle ore 18.00 presso la sala ovale del Parco delle Energie
Per la libertà di insegnamento, per il diritto allo studio
RIPRENDIAMOCI LA SCUOLA
Invitiamo tutti gli interessati e tutte le interessate a organizzare insieme una giornata per discutere di scuola: raccontare, condividere, analizzare, costruire alternative e resistenza.

Un anno fa, il 3 luglio del 2018, insieme ad altre realtà del territorio, abbiamo organizzato al Casale Garibaldi una cena per Lavinia, la maestra di Torino licenziata, come autofinanziamento per sostenere le spese legali della collega, ma anche per convocare un’assemblea pubblica in cui si parlasse di repressione nella scuola e in altri settori. Ciò che è accaduto durante quest’anno, in cui la sospensione della professoressa Rosa Maria Dell’Aria a Palermo è solo l’ultimo caso, ci fa ritenere che sia sempre attuale l’esigenza di affrontare la tematica della repressione nella scuola e dell’attacco quotidiano alla libertà di insegnamento perpetrato non solo con gli strumenti disciplinari e con l’intimidazione ma anche con una aziendalizzazione sempre più pervasiva Continua a leggere “Riprendiamoci la scuola”

Sciopero

C’è qualcosa di giusto sempre in uno sciopero, se non altro il diritto di scioperare, l’affermazione di questo diritto…
Da Ottiero Ottieri, Donnarumma all’assalto

Il valore della protesta si basa sulla rottura della quotidianità, sull’uscita dalla routine ricavando tempi e spazi di costruzione di una realtà diversa. In uno sciopero non si interrompe solo la produzione per danneggiare la controparte, si interrompe anche il lavoro per liberare temporaneamente il lavoratore e dargli la possibilità di parlare con i suoi compagni, discutere, organizzarsi, vivere in un tempo e in uno spazio diversi da quelli della produzione.
Francesco Massimo, Lorenzo Zamponi, Ritorno al futuro, in «Jacobin», 2, primavera 2019 Continua a leggere “Sciopero”

Brigantaggio

Pensavate che bastava eliminare la chiamata diretta (che era uno dei cavalli di battaglia della buona scuola ma che nei fatti è rimasta quasi lettera morta) per farci credere che con il governo del cambiamento era finita la cattiva scuola di Renzi? Il risultato è che ora ci ritroviamo la Buona Scuola attuata, l’alternanza con il nome cambiato e apparentemente con meno ore, quattro soldi da destinare al bonus per i meritevoli e un monte di risorse da accantonare a favore dell’aumento di stipendio per i docenti (prima delle elezioni europee, che siccome sono andate come sono andate, la flat tax è tornata di moda, e le risorse servono per altri scopi), i dirigenti sempre più forti con i deboli e sempre più deboli con i forti, e in più l’autonomia regionale, l’imperversare del totalitarismo invalsizzante, le telecamere in classe Continua a leggere “Brigantaggio”

MASSIMO VILLONE L’ufficio sbagliato del ministro Bussetti

[il manifesto, 21 maggio 2019]

Al ministro Bussetti piace raffigurarsi come uomo che sa quel che fa. Propone, come risposta su un caso che ha indignato il paese, di incontrare insieme a Salvini la Prof. Dell’Aria di Palermo. Quale messaggio pensa di dare? Che un magnanimo potere presta attenzione e solidarietà a una cittadina privata dei suoi diritti, oltre che della dignità e dello stipendio? Con il cuore gonfio di commozione partecipe, ma nell’impossibilità di porre rimedio? Grazie, no. Preferiremmo un sollecito e operoso ravvedimento.

Alla domanda se intendesse in qualche modo correggere il gravissimo intervento censorio operato nei confronti della docente risponde invece: “il ministro non ha questa funzione, né questo compito. Ci sono degli uffici preposti”. A quanto pare, non sa che tra gli uffici preposti indubbiamente c’è anche il suo. Continua a leggere “MASSIMO VILLONE L’ufficio sbagliato del ministro Bussetti”

Philosophes

Si è formata in Europa una classe di uomini meno occupati a scoprire o approfondire la verità, che a diffonderla; i quali, dedicandosi a combattere i pregiudizi e a scacciarli dai covi dove la Chiesa, le scuole, i governi e le corporazioni antiche li avevano accolti e protetti, considerano loro titolo di gloria distruggere gli errori popolari, piuttosto che estendere i limiti delle conoscenze umane.

Marie-Jean de Condorcet

ORESTE DEL BUONO Gli errori di Sherlock Holmes

Dalla postfazione a Raymond Chandler, «La signora nel lago», Feltrinelli, Milano 1996, pp. 243-5

Nel mio piccolo, nel mio piccolissimo, mi domando se, quando sono occupato di gialli per Feltrinelli, per Garzanti o per Mondadori, avrei mai consigliato all’editore di turno di pubblicare il romanzo di Arthur Conan Doyle, Uno studio in rosso, con cui s’inaugurarono le avventure dell’infallibile segugio del numero 221 B di Baker Street Sherlock Holmes. Avendolo ritradotto l’anno scorso per l’edizione celebrativa del Giallo Mondadori, devo confessare che solo il fascino per il personaggio emergente avrebbe potuto contrastare il rischio dell’errore madornale. Non perché, a tradurlo, Uno studio in rosso non mi sia apparso di buona scrittura, ma perché gli errori d’indagine che vi commette Conan Doyle all’esordio sono talmente micidiali da non lasciare troppe speranze per il suo futuro. Continua a leggere “ORESTE DEL BUONO Gli errori di Sherlock Holmes”

LAURA ANTONELLA CARLI Guido Barbujani: «Le teorie delle razze sono una bufala, siamo migranti dall’alba dei tempi»

[Linkiesta, 23 maggio 2019]

Intervista di Laura Antonella Carli al genetista Guido Barbujani, professore all’Università di Ferrara e autore del libro «Il giro del mondo in sei milioni di anni». «Il più grave degli equivoci? Pensare che siccome non siamo tutti uguali, allora vuol dire che siamo divisi in razze».

Per chi è stufo di trattare una delle sfide politiche più importanti dei nostri tempi con la profondità di analisi di una partita di freccette al bar sotto casa, può avere senso ripartire dai fondamentali.

In questo clima da campagna elettorale perenne, con la questione migratoria che è diventata, una volta di più, arma di distrazione di massa – agitata per ottenere facili consensi da una parte e maneggiata timidamente per dare contro a qualsiasi mossa del governo dall’altra – può essere utile guardare le cose da un altro punto di vista e domandarsi, per esempio: si può davvero chiedere all’uomo di non spostarsi? Si può impedirgli di muoversi sulla terra per cercare un posto più adatto alla sopravvivenza propria e del proprio nucleo familiare? Si può imporgli di restare all’interno di confini più o meno recenti e più o meno arbitrari? Continua a leggere “LAURA ANTONELLA CARLI Guido Barbujani: «Le teorie delle razze sono una bufala, siamo migranti dall’alba dei tempi»”