Oggi, con la seconda rossa (nome di fantasia) abbiamo scritto e rappresentato una scena dei Promessi sposi risciacquati ner Tevere, quella dove Fra’ Cristoforo si presenta al palazzotto di Don Rodrigo per convincerlo a smettere di stalkerare Lucia
Don Rodrigo: In che posso ubbidirla?
Fra’ Cristoforo: C’è gente che sfrutta il nome vostro illustrissimo per confondere un povero prete. Lei può, con una parola… la coscienza… l’onore…
Don Rodrigo: Lei me parlerà daa coscienza mia quando verrò a confessamme.
Fra’ Cristoforo: Per amor del cielo!
Don Rodrigo: Il rispetto che porto per il suo abito è grande. Ma in casa mia… aho! Si posso fa quarcosa pe sta fanciulla che le sta tanto a core moo dica subito, la metto sotto a mia protezione.
Fra’ Cristoforo: La vostra protezione dite? La misura è colma.
Don Rodrigo: Come parli frate’?
Fra’ Cristoforo (al pubblico): Parlo come a chi è stato abbandonato da Dio. Il cuore del faraone era indurito e Dio ha saputo spezzarlo. Lucia è sicura da voi (indica Lucia). In quanto a voi sentite bene quello che vi prometto. Verrà un giorno…
Don Rodrigo: Escimi tra i piedi, torna a zappà a tera, portrone incappucciato!