PIERO BEVILACQUA La carenza di fondi non è l’unico handicap della scuola

[Il manifesto, 28 dicembre 2019]

La scuola e l’Università sono gravemente sottofinanziati e vivono in perenne affanno per mancanza di risorse. E su questo punto le destre dovrebbero tacere perché con i tagli lineari del ministro Tremonti, hanno avviato il processo di sistematico ridimensionamento della scuola pubblica e dell’Università. Posso portare la testimonianza personale ricordando che dopo la riforma Gelmini, nel Dipartimento di Storia della Facoltà di Lettere della Sapienza, non disponevamo più neppure di fogli di carta intestata. Ed eravamo costretti a fare uso massiccio di fotocopie per replicare i pochi esemplari rimasti.
Ma la grave carenza di risorse non è l’unico problema. Al ministro Fioramonti rinnoverei l’invito a rimanere che gli ha rivolto Tomaso Montanari Continua a leggere “PIERO BEVILACQUA La carenza di fondi non è l’unico handicap della scuola”

Damnatio memoriae

Odiatori anonimi, ma anche con nome e cognome (e faccia), parlamentari, ministri dell’istruzione in pectore, militanti del Movimento, giornalisti (o presunti tali) hanno espresso in modo vario la loro rabbia per le dimissioni di Fioramonti, intaccando quell’aureola che l’ex ministro si è tanto pazientemente costruito.

Fioramonti non ha versato i 70000 euro. Grazie a lui il bilancio del Movimento è in passivo. Un ladro, praticamente. Un ipocrita: chiedeva soldi per l’istruzione e intanto intascava i soldi del Movimento.

E poi, siamo sinceri, dove pensava di trovarli, Fioramonti, 3 miliardi per la scuola? Continua a leggere “Damnatio memoriae”

Fotografia

Ciò che la fotografia riproduce all’infinito ha avuto luogo una sola volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più ripetersi esistenzialmente.
Roland Barthes

Ho appeso alla mia stanza il dagherròtipo
di tuo padre bambino: ha più di un secolo.
In mancanza del mio, così confuso,
cerco di ricostruire, ma invano, il tuo pedigree.
Eugenio Montale Continua a leggere “Fotografia”

My make-up may be flaking but my smile, still, stays on

Conte annuncia che Lucia Azzolina (m5s) sarà il nuovo ministro dell’istruzione (non dell’università). Se controllate la posta c’è un suo messaggio di auguri del 21 dicembre che dice insegnando si impara (alla faccia di tutti quelli che vogliono insegnare a insegnare) e qualcosa sul nuovo anno con il sorriso (fremeva per la sua nuova poltrona). Evitate di leggere il cv, almeno per ora, specialmente il modo con cui ha sfruttato la sua posizione di membro della Commissione parlamentare istruzione della Camera per vincere il concorso a dirigente scolastico.

LEO FERRÈ La solitudine

La solitudine è un tentativo dell’uomo di collocarsi a un’eguale, remota distanza da tutti i punti viventi dell’universo, perché tutti vogliono divorarlo.
Elias Canetti, Aforismi per Marie-Louise

Io vengo da un altro mondo, da un altro quartiere, da un’altra solitudine. Oggi come oggi, mi creo delle scorciatoie. Io non sono più dei vostri. Aspetto dei mutanti. Biologicamente me la cavo con l’idea che mi sono fatto della biologia: piscio; eiaculo; piango. Innanzi tutto noi dobbiamo lavorare le nostre idee come se fossero dei manufatti. Io sono pronto a procurarvi gli stampi. Ma…

la solitudine…

Innanzi tutto le lavanderie automatiche, agli angoli delle strade, sono imperturbabili così come il rosso o il verde dei semafori. I poliziotti del detersivo vi indicheranno dove vi sarà possibile lavare ciò che voi credete sia la vostra coscienza e che non è altro che una succursale di quel fascio di nervi che vi serve da cervello. E pertanto… Continua a leggere “LEO FERRÈ La solitudine”

Due passi indietro

Noi, a differenza di Dante, abbiamo una grande simpatia per Celestino V, papa dal 29 agosto al 13 dicembre 1294 (con le date ci siamo), anche lui santo, ma che «fece per viltade il gran rifiuto», rinunciando alla dignità del ministero «al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta», senza peraltro dover versare rimborsi di sorta a chicchessia. Simpatia che finisce quando al posto di Celestino V viene nominato un renziano o un forcaiolo a 5 stelle.

LORENZO FIORAMONTI Un passo indietro e due avanti

Il ministro Fioramonti come ministro è stato furbo, ha reso obbligatorio l’Invalsi per l’esame di Stato ma ha incassato un consenso pressoché unanime per alcuni ritocchi alle prove, ha riempito l’ora di educazione civica di tematiche ecumeniche tranne pensare che l’ora di educazione civica di fatto non esiste, ha intrapreso nobili battaglie (la tassa sulle bevande zuccherine), ha abolito l’odioso bonus per i docenti meritevoli, ha speso una buona parola su qualsiasi tema. E il 23 dicembre ha inviato una letterina al presidente del consiglio con la quale, sulla base di principi politicamente e moralmente ineccepibili, si è dimesso in odore di santità.

La sera del 23 dicembre, ho inviato al Presidente del Consiglio la lettera formale con cui rassegno le dimissioni da Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Mi sono ovviamente messo a completa disposizione per garantire una transizione efficace al vertice del Ministero, nei tempi opportuni per assicurare continuità operativa. Continua a leggere “LORENZO FIORAMONTI Un passo indietro e due avanti”

IMMANUEL KANT Che cos’è l’Illuminismo

L’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stessi è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! – è dunque il motto dell’Illuminismo. La pigrizia e la viltà sono le cause per cui tanta parte degli uomini, dopo che la natura li ha da lungo tempo affrancati dalla eterodistinzione (naturaliter maiorennes) tuttavia rimangono volentieri minorenni per l’intera vita; e per cui riesce tanto facile agli altri erigersi a loro tutori.

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A time to dance, a time to mourn

Il ministro Fioramonti ha mantenuto la parola. Aveva detto: «Troviamo i 3 miliardi per scuola e università, altrimenti mi dimetto». Le sue dimissioni sono state accolte di buon grado dal governo. Il ministro dell’economia Gualtieri ha detto: «Si voleva mettere tre miliardi nella manovra per scuola, università e ricerca ma poi si tennero. L’impegno è per la prossima manovra».