SALVATORE SETTIS Sciocchezze ammantate di scienza

[Da «Il Fatto Quotidiano», 26 ottobre 2019]

L’ingegno umano non si ferma davanti a nulla. Per esempio, presto i medici emetteranno diagnosi non sulla base di sintomi o analisi, bensì contando scrupolosamente, con apposita strumentazione, i peli sotto le ascelle del paziente. E ogni biologo marino potrà scoprire nel fondo degli oceani sconosciute specie ittiche misurando la velocità di caduta del mangime nell’acquario di casa (incrociata, si capisce, con coefficienti numerici di appositi prontuari). Fantasie? Per ora sì. Ma è più o meno quel che succede in un ambito dello scibile umano, le (maiuscole indispensabili) Procedure Di Valutazione Della Ricerca. Continua a leggere “SALVATORE SETTIS Sciocchezze ammantate di scienza”

TOMMASO LANDOLFI Testa o croce

Da La passeggiata, in Racconti impossibili, Adelphi, Milano 2017, pp. 29-30

Si frugò febbrilmente in tasca, ne trasse una moneta, la lanciò in aria: testa, avrebbe messo (con tutte le precauzioni del caso) la rivoltella nella mano sinistra del morto; croce, nella destra. La moneta volò, ricadde fragorosamente, rotolò sul pavimento fin sotto la scrivania, e infine si fermò a pancia all’aria. L’assassino di dov’era non poteva leggere il responso, e si buttò carponi, vidamente, verso la moneta: felice che altri (chi?) o altro decidesse per lui; felice soprattutto che si decidesse; e ciecamente fiducioso che la decisione sarebbe stata quella giusta… Aveva quasi raggiunto la meta, quando d’improvviso si sentì guardato. Continua a leggere “TOMMASO LANDOLFI Testa o croce”

CARLO LUCARELLI Il libro

Da «Il lato sinistro del cuore»

Non so perché comprai quel libro. Io guardo la televisione e non leggo mai. Credo fosse perché era dello spessore giusto e del giusto colore di copertina. Aveva la costola scrostata in chiazze più chiare, che mostravano la legatura, ma il colore d’insieme era marrone scuro. Esattamente quello della mia libreria.
E lo spessore: tre centimetri. Proprio quelli che mancavano per finire lo scaffale.
Il fatto è che quella libreria era un regalo di mia madre. Un mobile antico, vecchio, diceva Laura, chiuso da due ante di vetro schermato da una sottile grata di metallo. A Laura, naturalmente, non piaceva. Continua a leggere “CARLO LUCARELLI Il libro”

MATTIA MADONIA Perché abbiamo ancora bisogno del latino

[The Vision, 23 agosto 2018]

È la mattina dell’11 febbraio del 2013, nella sala stampa del Vaticano alcuni giornalisti stanno aspettando che venga proiettato in diretta il video del Concistoro ordinario pubblico. Devono semplicemente appuntare qualche riga su un evento che non riveste un’importanza fuori dal comune. Il Papa e alcuni cardinali devono rilasciare delle dichiarazioni riguardo la canonizzazione di alcuni beati, tra cui i martiri di Otranto. Al termine del Concistoro, il monsignor Marini passa un foglietto a Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI, che prende la parola e inizia a leggere in latino.

Tra i giornalisti c’è Giovanna Chirri, vaticanista dell’Ansa, che impallidisce. Continua a leggere “MATTIA MADONIA Perché abbiamo ancora bisogno del latino”

To everything turn, turn, turn (8)

Il settimanale tedesco Stern, «prestigioso settimanale tedesco Stern» lo definisce il ministro Fioramonti, titola: «Warum dieser italienische Minister ein Vorbild für Deutschland sein sollte» che, tradotto, significa che un ministro come Fioramonti servirebbe alla Germania. Ciò che fa meritare al ministro Fioramonti tanto elogio è nel sottotitolo: «Smog, Müll, Plastik», ovvero l’impegno del ministro Fioramonti a favore del clima. Nell’articolo il ministro Fioramonti è citato 15 volte, compresa la didascalia della foto. In particolare: «Fioramonti ist der rechtskonservativen Opposition ein Dorn im Auge» e «Die von Fioramonti vorgeschlagenen Maßnahmen sind tatsächlich fundamental». Lo scambio di ministri tra paesi dell’Unione europea si può fare?

GIOVANNI VERGA Rosso Malpelo

[da Liber Liber]

Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riescire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre, col sentirgli dir sempre a quel modo, aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo.
Del resto, ella lo vedeva soltanto il sabato sera, quando tornava a casa con quei pochi soldi della settimana; e siccome era malpelo c’era anche a temere che ne sottraesse un paio, di quei soldi: nel dubbio, per non sbagliare, la sorella maggiore gli faceva la ricevuta a scapaccioni.
Però il padrone della cava aveva confermato che i soldi erano tanti e non più Continua a leggere “GIOVANNI VERGA Rosso Malpelo”

ROMANO LUPERINI Le leggi del mercato e la resistenza della scuola

[La scuola e noi, 26 ottobre 2019]

La crisi della scuola è crisi della trasmissione del sapere. Non svolgono più questa funzione le due agenzie educative tradizionalmente predisposte a questo scopo, la famiglia e la scuola. Secondo la psicoanalisi si è verificata una evaporazione della figura e della autorità paterna, mentre l’educazione scolastica è stata inquinata alle radici dal mercato e dalle sue leggi. In altri termini: la mediazione culturale è stata assunta in gran parte dal mercato. Non per nulla il linguaggio economico ha permeato da cima a fondo la istituzione scolastica (crediti, capitale umano, la famiglia considerata come cliente ecc.). Mentre tradizionalmente la scuola voleva formare ed educare il futuro cittadino, ora, ha scritto Bauman, vuole formare l’homo oeconomicus, il produttore/consumatore Continua a leggere “ROMANO LUPERINI Le leggi del mercato e la resistenza della scuola”

To everything turn, turn, turn (7)

Il ministro Fioramonti crede nel gioco di squadra. Ma ha scoperto che il ministro dell’istruzione non fa parte della squadra, che le decisioni sull’istruzione vengono prese altrove. Dice: «Forse è normale che una Legge di Bilancio evolva continuamente. Ciò che è meno normale, però, è che un Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca venga a scoprire dalla rete dell’esistenza di norme che riguardano il suo settore, senza che sia stato neppure coinvolto». Bei tempi quando i ministri dell’Istruzione scoprivano l’esistenza di decreti da loro firmati direttamente dalla televisione.

Musica

La musica è l’arte più vicina alle lacrime e al ricordo.
Oscar Wilde

È inerente alla musica una certa mancanza di urbanità. Il fatto che essa diffonda il suo influsso, principalmente per come sono fatti i suoi strumenti, più lontano di quanto si vorrebbe (sul vicinato) e in tal modo, per così dire, imponga se stessa, compromettendo quindi la libertà degli altri, che sono al di fuori dei partecipanti alla riunione musicale.
Immanuel Kant Continua a leggere “Musica”

To everything turn, turn, turn (6)

Il ministro Fioramonti vuole tassare le bevande zuccherine (altamente zuccherate) per finanziare la formazione e la ricerca. L’idea di fondo è colpire i consumi nocivi e fare cassa. Male che vada il primo obiettivo c’è sempre il secondo. Lobby dello zucchero permettendo.

L’educazione civica si farà ma senza aumento di organico: «L’intervento previsto non determina un incremento della dotazione organica complessiva». Il ministro è cambiato, ma il messaggio è rimasto lo stesso: si fa il fuoco con la legna che si ha.