Il ministro Fioramonti si confessa al Messaggero. Ci tiene a ricordare che viene da Tor Bella Monaca. Anche se, è costretto ad ammettere, il gap si è aggravato, ora è diventato estremo: oggi a Tor Bella se nascono scienziati, avvocati, dottori o commercialisti sarebbero costretti a rinunciare ai loro sogni perché mancano le infrastrutture. E anche un Usain Bolt non potrà mai correre perché non c’è una palestra. Al massimo Tor Bella può produrre un ministro dell’istruzione. Che disastro.
In un altro paragrafo dell’intervista il giornalista chiede al ministro Fioramonti se, preso atto che i 3 miliardi di investimenti per scuola e università non ci sono, «manterrà la parola e si dimetterà». Il ministro Fioramonti risponde che la scuola e l’università stanno annegando e lui invece vorrebbe che galleggiassero. Il giornalista incalza: e quindi? Il ministro Fioramonti, sconsolato, risponde: «E quindi dall’anno prossimo tante università non potranno pagare gli stipendi».