GIOVANNI VERGA Rosso Malpelo

[da Liber Liber]

Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riescire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre, col sentirgli dir sempre a quel modo, aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo.
Del resto, ella lo vedeva soltanto il sabato sera, quando tornava a casa con quei pochi soldi della settimana; e siccome era malpelo c’era anche a temere che ne sottraesse un paio, di quei soldi: nel dubbio, per non sbagliare, la sorella maggiore gli faceva la ricevuta a scapaccioni.
Però il padrone della cava aveva confermato che i soldi erano tanti e non più Continua a leggere “GIOVANNI VERGA Rosso Malpelo”

ROMANO LUPERINI Le leggi del mercato e la resistenza della scuola

[La scuola e noi, 26 ottobre 2019]

La crisi della scuola è crisi della trasmissione del sapere. Non svolgono più questa funzione le due agenzie educative tradizionalmente predisposte a questo scopo, la famiglia e la scuola. Secondo la psicoanalisi si è verificata una evaporazione della figura e della autorità paterna, mentre l’educazione scolastica è stata inquinata alle radici dal mercato e dalle sue leggi. In altri termini: la mediazione culturale è stata assunta in gran parte dal mercato. Non per nulla il linguaggio economico ha permeato da cima a fondo la istituzione scolastica (crediti, capitale umano, la famiglia considerata come cliente ecc.). Mentre tradizionalmente la scuola voleva formare ed educare il futuro cittadino, ora, ha scritto Bauman, vuole formare l’homo oeconomicus, il produttore/consumatore Continua a leggere “ROMANO LUPERINI Le leggi del mercato e la resistenza della scuola”