REDAZIONE CONTROPIANO Smantellamento della scuola pubblica. Una cronistoria per capire quando è cominciato

[Contropiano, 29 aprile 2015]

La «riforma» del governo Renzi contro la scuola pubblica non ha nulla di approssimativo o arbitrario. Essa incarna e porta a compimento l’assassinio della scuola avviato molti anni fa per mano delle istituzioni europee e dei governi italiani, quelli di centro-sinistra in primis.
L’assassino è, dunque, noto. Occorre solo iniziare ad indicarlo come un nemico, capire la logica delle sue azioni e rompere ogni connivenza con essa.

1989 L’European Round Table of Industrialists (ERT), potente lobby di industriali europei che ha grande influenza ed entratura presso la UE, pubblica “Istruzione e competenza in Europa”, in cui si sostiene che l’istruzione e la formazione sono investimenti strategici per la competitività europea e per le imprese, ma gli insegnanti «hanno una comprensione insufficiente degli affari e del profitto, e non capiscono i bisogni dell’industria». Continua a leggere “REDAZIONE CONTROPIANO Smantellamento della scuola pubblica. Una cronistoria per capire quando è cominciato”

Zero

Lo zero con valore posizionale era già previsto dalla scrittura cuneiforme assiro-babilonese, come zero intercalare (non fu propriamente una cifra), e dal sistema vigesimale dei Maya.

Massimo Arcangeli, La solitudine del punto esclamativo

ITALO CALVINO Dov’è più azzurro il fiume

[Da Marcovaldo]

Era un tempo in cui i più semplici cibi racchiudevano minacce insidie e frodi. Non c’era giorno in cui qualche giornale non parlasse di scoperte spaventose nella spesa del mercato: il formaggio era fatto di materia plastica, il burro con le candele steariche, nella frutta e verdura l’arsenico degli insetticidi era concentrato in percentuali più forti che non le vitamine, i polli per ingrassarli li imbottivano di certe pillole sintetiche che potevano trasformare in pollo chi ne mangiava un cosciotto. Il pesce fresco era stato pescato l’anno scorso in Islanda e gli truccavano gli occhi perché sembrasse di ieri. Da certe bottiglie di latte era saltato fuori un sorcio, non si sa se vivo o morto. Da quelle d’olio non colava il dorato succo dell’oliva, ma grasso di vecchi muli, opportunamente distillato. Continua a leggere “ITALO CALVINO Dov’è più azzurro il fiume”

CARLO SCOGNAMIGLIO Un complesso sistema di equilibri (Lezioni sulla Costituzione 1)

[MicroMega, 18 ottobre 2019]

Possiamo scrutare, nell’orizzonte ideale e assiologico della nostra Costituzione, un peculiare intreccio di mutamenti storici, che coinvolgono in una dinamica non lineare le eredità politiche dell’età giolittiana, i successi e le sconfitte del movimento operaio, l’evoluzione del cattolicesimo politico, l’esperienza viva dell’antifascismo clandestino e della lotta resistenziale. Ancor più profondamente, gli ideali cui si ispira la nostra Carta vanno compresi nel loro racconto entro la storia e la filosofia del costituzionalismo moderno. Una storia, questa, riconoscibile in un tracciato sotterraneo, che sarà interessante esplorare in alcuni suoi tratti. Continua a leggere “CARLO SCOGNAMIGLIO Un complesso sistema di equilibri (Lezioni sulla Costituzione 1)”

To everything turn, turn, turn (4)

Il ministro Fioramonti reintroduce la Storia (maestra di vita) nell’esame di Stato. Non poteva rimanere insensibile all’appello di intellettuali come Andrea Giardina, Liliana Segre e Andrea Camilleri. Dice: «Solo la conoscenza del passato può permetterci di costruire il futuro».  Ma soprattutto: «La storia non può essere solo una sequela di date e di battaglie da mandare a memoria, ma il racconto di una evoluzione umana in ambiti che ancora ci riguardano come il progresso sociale, la conquista dei diritti civili, la partecipazione democratica».

Sì e no. Ni. La clausola del ministro Fioramonti prevede che la storia sia una traccia obbligata della tipologia B. Continua a leggere “To everything turn, turn, turn (4)”

Evaqquazione

L’evacuazione è stata caratterizzata da alcune criticità: la porta non si apriva, al punto di raccolta erba alta e funghi (dal verbale prova di evacuazione).

Prof, ce l’ha scritto che c’erano dei funghi alti così?

Prof, può scrivere nel verbale che i funghi non erano nemmeno buoni per le fettuccine?

Prof, ma si scrive evacuazione o evaquazione?
Evaqquazione, co du’ q.

La mozione di minoranza

Uno strumento utile: LA MOZIONE DI MINORANZA

La MOZIONE DI MINORANZA nella scuola italiana esiste da quando esiste l’autonomia scolastica. Infatti all’articolo 3 comma 2 del DPR (Decreto del Presidente della Repubblica) n. 275/1999 – Regolamento dell’Autonomia scolastica – si legge:

Il Piano dell’offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell’articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.

La frase finale può sembrare una connotazione positiva nel segno della libertà d’insegnamento sancita dall’articolo 33 della Costituzione. Continua a leggere “La mozione di minoranza”

To everything turn, turn, turn (3)

Il Presidente della Camera Fico chiede più soldi per la scuola. Il ministro Fioramonti, ispirato, cita Calamandrei. Dice che la scuola è più importante del Parlamento e del Governo: «È dall’istruzione – ha spiegato il titolare del Miur – che noi ricominciamo a ricostruire questo Paese, ricominciamo a ricostruirlo anche e soprattutto lì dove operano le persone con più difficoltà, dalle periferie, dalle aree interne, dai luoghi con condizioni socio-economiche più difficili». Ringrazia tutti coloro che fanno a scuola in questo Paese e si rammarica che il Paese per troppo tempo ha dimenticato «il ruolo rivoluzionario e radicalmente emancipatorio della scuola». Il Paese, sì sì.

Post scriptum: Anna Ascani a Sky Tg 24 ha detto che i soldi per i contratti nella legge di bilancio ci sono.

LA SCUOLA E NOI Per la mobilitazione e il senso critico degli insegnanti: manifesto per la scuola

[La scuola e noi, 30 settembre 2019]

I. La Scuola e lo stato presente delle cose

Chi insegna non può svolgere il suo lavoro senza porsi, in ogni proprio singolo atto educativo, domande oneste e profonde circa lo stato presente delle cose. La cosiddetta “complessità” del mondo globale non può più essere il pretesto per rimuovere queste domande, pena la superficialità o il cinismo nella pratica didattica. Un filosofo del diritto (Luigi Ferrajoli) ha usato efficacemente il concetto di “crimini di sistema” per dare un nome ai contenuti di questa rimozione: le leggi e le pratiche adottate in Italia, come in molti altri paesi, contro l’immigrazione clandestina – dice – sono responsabili del silenzioso massacro prodotto dai respingimenti alle frontiere. Lo stesso può dirsi per i milioni di morti per fame, sete e per devastazione ambientale: non si tratta di inevitabili catastrofi naturali ma di esodi e di omissioni di soccorso imputabili ai poteri selvaggi dei mercati. Continua a leggere “LA SCUOLA E NOI Per la mobilitazione e il senso critico degli insegnanti: manifesto per la scuola”