GIANNI MARCONATO Il cambiamento antropologico della società e della scuola, tra bieco realismo e illuminato idealismo

[Apprendere sempre – il blog di Gianni Marconato, 19 novembre 2021]

La scuola vorrebbe cambiare, inseguendo un’innovazione che non è sostanziale, perché è cambiato il modo di apprendere dei giovani (1): nulla di più sbagliato perché la scuola vorrebbe cambiare solo per adeguarsi alle richieste dei giovani che crescono in una civiltà dei consumi di massa e che domandano un “prodotto” educativo che sia di consumo semplice, facile e veloce. Questa è, però una scuola che tradisce se stessa, che gioca al ribasso, che adotta una strategia difensivistica. È una scuola che ha deciso di rinunciare ad una proposta culturale che richiede tempo, capacità di ascolto, osservazione, riflessione. Questa, la scuola di massa, crea le condizioni all’avvento della scuola delle élite.

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FABRIZIO DE ANDRÈ Canzone del maggio

Da «Storia di un impiegato» (1973)

Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.

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