L’identità digitale sarà appannaggio di un’impresa privata che serberà traccia nei propri server privati del profilo racchiuso in un PIN, in un PUK, in uno SPID, in una password, cui forse potrà accedere la sovranità politica solo in determinati casi […]. Nell’identità digitale l’intero nostro profilo biografico ed esistenziale sarà tracciato e rintracciabile attraverso le tracce lasciate a ogni piè sospinto dal nostro uso dei devices digitali, dallo smartphone alla carta di credito, dal bancomat alla tessera sanitaria, dai siti che frequentiamo a ciò che acquistiamo online e via proseguendo.
Salvo Vaccaro, Gli algoritmi della politica