Da «Ultime lettere di Jacopo Ortis»
19 e 20 Febbraro (1799)
Tu sei disperatamente infelice; tu vivi fra le agonie della morte, e non hai la sua tranquillità: ma tu dèi tollerarle per gli altri. – Così la Filosofia domanda agli uomini un eroismo da cui la Natura rifugge. Chi odia la propria vita può egli amare il minimo bene che è incerto di recare alla Società e sacrificare a questa lusinga molti anni di pianto? e come potrà sperare per gli altri colui che non ha desiderj, né speranze per sé; e che abbandonato da tutto, abbandona se stesso? – Non sei misero tu solo. – Pur troppo! ma questa consolazione non è anzi argomento dell’invidia secreta che ogni uomo cova dell’altrui prosperità? La miseria degli altri non iscema la mia. Chi è tanto generoso da addossarsi le mie infermità? e chi anco volendo, il potrebbe? avrebbe forse più coraggio da comportarle; ma cos’è il coraggio voto di forza?
Continua a leggere “UGO FOSCOLO Lettera da Ventimiglia”