I
Due signore dietro di me (non mi posso girare) parlano delle elezioni ormai prossime. Incipit: fanno tutti schifo. Berlusconi de qua e de là. Poi ora ha mannato pure a lettera che restituisce l’imu. Tu ce credi? No, però pure il pd si sono messi in tasca i soldi der monte dei paschi. E allora che voti, Ingrao (Ingroia)? Manco ce penso, io volevo votà per Grillo, ho seguito il blog per un mese poi però non è voluto annà in televisione. Embé questo non è democratico. No, non è democratico. Comuque so’ tutti uguali. Tocca rivotà per lui. O Grillo o lui. Mejo lui.
II
L’autobus è strapieno. Una signora propone: famo tutti un bell’applauso all’autista. Ma se non ce sta nemmeno. Lo vedete se le cose in Italia vanno male è perché nessuno si vuole mai ribbellare.
III
Mi hanno rubato il portafogli ma era l’87 o il 571.
IV
Due signore comodamente sedute parlano di cosa?
Allora come va Nico st’anno co a matematica
Eh eh eh, cià 8
ma se l’anno scorso aveva preso er debbito
la prof dell’anno scorso se n’è annata in pensione, quello di quest’anno è bravo, pensa m’ha detto che Nico è un mostro in matematica
quella dell’anno scorso se vede che ciaveva quarcosa che non annava
V
Oggi ho condiviso calcola un centimetro cubo con due renziane che andavano alla Convenscion a via della Conciliazione. Quando non ho potuto più tollerare la loro presenza ho preso un mattarello che porto sempre con me perché hai visto mai che qualcuno mi fa stendere una sfoglia e boing boing boing boing finché la loro voce si è spenta.
VI
Una signora sta ferma sulla porta. Un tipo cerca di salire, ma la signora non si sposta. Scusi, ma non vede che c’è posto o qualcosa del genere. No, non c’è posto, ribatte lei compassata, abbiamo superato la capienza.
VII
Un tizio a piazza Argentina indica un tram alla consorte:
uèh cotolètta guarda quanto sono belli i tram tutti pitturati…
poi con un gesto ampio abbraccia la piazza:
uèh cotolètta che bella zona…
Non so cosa mi ha trattenuto dal piantargli l’ombrello su un piede forse il fatto che non possiedo un ombrello.
VIII
…ce n’avemo per altri vent’anni… (25 o 26 febbraio 2013)
IX
Stamattina sono salito sul 40 express pieno di livore contro Bersani, Renzi, D’Alema, Veltroni, la Bindi, tutto il PD ieri oggi e domani. Mi sono seduto in uno di quei posti dove sei in quattro e dopo pochi secondi ho scoperto che gli altri tre tutti grillini giovanotti con quell’aria inconfondibile gli occhi lucidi di entusiasmo nello scandire le loro parole chiave il movimento la democrazia la rete il cambiamento e Bersani che è al governo da quarant’anni. Niente sono sceso e ho proseguito per un bel pezzo a piedi. Fino a poco tempo fa si diceva uno su tre di quelli che incontro ha votato per Berlusconi ma ora? mi hanno tolto il gusto di essere incazzato…
X
Va bene che una signora parla al cellulare come se fosse un megafono, ma perché dobbiamo sentir gracchiare anche la cognata in viva voce?
XI
Mentre leggevo un libro su una panchina di piazza Argentina si avvicinano due
possiamo lasciarle delle pubblicazioni?
no, mi dispiace, non so leggere
ma scusi… che fa?
sto aspettando l’autobus.
XII
Secondo Latouche, teorico della decrescita felice, «Tra non molto avere un solo cellulare sembrerà alla maggioranza della gente altrettanto improponibile che avere un solo paio di scarpe». Però vedere persone sull’autobus che posano un telefono per rispondere a un altro mi sembra ancora accettabile rispetto all’ipotesi che qualcuno cominci a cambiarsi le scarpe.
XIII
A Piazza Venezia salgono sull’autobus due suore scorbutiche con delle enormi valigie e si piazzano proprio davanti alla porta.
Una signora preoccupata interroga una delle due:
Dove scendete?
Perché me lo domanda?
Perché tra due fermate dovrei scendere…
…
e allora?
Non lo so.
Vous parlez français?
oui
Quand vous descendez?
Pourquoi vous me demandez ça?
Parce-que entre deux arrêts je devrais descendre toutefois
…
Et alors?
Je ne sais pas.
XIV
Ma questi chi so’ che vanno a mette la manifestazione proprio il giorno che ce doveva esse romanapoli… i no tav?… sai dove gliela farei io a ferrovia, o sai…
XV
Lei è di Roma?
Sì
Vicino qui?
Macché
Lei di Roma no vicino?
Eheheh?
…
REDIROMA!!
XVI
Una signora si lamenta che alla figlia manca la maestra di inglese dall’inizio dell’anno.
Mbe’ che ce fa coll’inglese alle elementari che tra un po’ neppure sa l’itagliano dice l’altra.
XVII
Se quando passo a via del Plebiscito espongo un cartello con scritto meno male che Silvio c’era acquisterò dei nuovi follower?
XVIII
Oggi il 40 express è così pieno che il conducente non riesce a salirci sopra.
XIX
Un tizio sbraita che hanno già tolto la fermata di via del plebiscito dopo l’incontro tra Renzi e Berlusconi.
Ma non c’è mai stata una fermata del 40 dice una signora.
Aspetta du mesi e poi ce o sapremo ridì
XX
Chi non ha mai preso un autobus a Roma non dovrebbero farlo salire sul 40 a quest’ora.
XXI
Marino per favore fai un’ordinanza per cui non si possono servire alcolici la mattina negli alberghi ai turisti.
XXII
Una signora mi chiede cosa leggo
Canetti
È meglio di Camilleri?
XXIII
Un tizio strepita alla prossima voio scenne tutti a ridere vorrebbero rotolarsi per terra ma non possono.
XXIII
Me sento na salciccia dice una
Io ‘nvece un viuste dice un’altra
Io so’ sottilettata in mezzo a du fette de pancarré conclude la terza.
XXIV
Last but not least: Penso a quando è stata l’ultima volta che ho avuto una conversazione in autobus scrive Domiziana in un tema dal titolo suggestivo: «Una mattinata offlline». Solo che l’autobus dove immagina di viaggiare è il 44 express. Licenza poetica, professò.