Porcile

Odio la domenica mattina anche durante le vacanze, specie se le vacanze non sono vacanze e stanno per finire. Per fortuna però stamattina non mi è arrivato nessun appello da firmare contro la riapertura della scuola. E tra poco più di un’ora ricomincia a rotolare il pallone.

Nota bene: il blog si intitola «Non vado a scuola ma all’asilo». La sezione si intitola «Porcile».

Nota (anche) bene che piove. Di qui la necessità dell’ombrello.

CLAUDIO LOLLI Anna di Francia

Anna di Francia che arriva,
Anna che ride, Anna che scherza,
Anna che ascolta, che parla
Anna che chiede, vuole sapere
come andremo a finire la sera,
Anna la piazza ti ama, ti ama con me.
Anna racconta: l’ultima Francia
com’era grigia, com’era triste,
Anna racconta: il nuovo lavoro
sempre camicie, solo camicie,
Anna ti sembra di essere pazza
Anna la piazza, la piazza ti ama con me.

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PAOLO D’ACHILLE Da dove arriva il Principe Azzurro?

[Da Accademia della Crusca, 9 settembre 2013]

[…] Nelle fiabe di Perrault e di Grimm (e così nelle loro traduzioni in italiano) il personaggio che sposa Cenerentola e che, con il suo bacio, ridesta sia Biancaneve sia la Bella Addormentata dal letargo da cui sono cadute è sempre definito semplicemente principe, ma l’attributo azzurro si è insinuato da tempo nella tradizione italiana dei tre testi.
La locuzione principe azzurro, che sul piano semantico non presenta particolari problemi (si potrebbe solo rilevare che è spesso complemento oggetto di verbi come sognareaspettare o trovaresposare) e che è tuttora molto diffusa, trova probabilmente la sua prima registrazione [lessicografica] nel vol. I (e unico) del Vocabolario della lingua italiana della Reale Accademia d’Italia (Milano, Soc. Anonima per il Vocabolario della lingua italiana 1941, p. 340) […].

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