Migranti (e nomadi)

Le migrazioni creano conflitto, non perché ci invadono, ma perché sovvertono l’ordine dei privilegi, delle razze, del genere e della classe che si regge sui confini. La radicalità  che accompagna la libertà di movimento non la rende un’utopia, al contrario chiama in causa quell’immaginazione che sempre segna le svolte del diritto nella storia.
Enrica Rigo, L’imbroglio dei confini chiusi e l’utopia necessaria della libertà di movimento, in «MicroMega», 3, 2024

La distinzione tra rifugiati e migranti economici – i primi da accogliere, i secondi da respingere – rischia di essere speciosa e pretestuosa, se è vero che il 93% dei migranti risulta essere di carattere economico. L’esodo davvero biblico cui sono costretti dipende infatti direttamente da fenomeni quali povertà, fame, ingiustizia, guerra, nonché dalla distruzione ambientale che proprio il modello di sviluppo occidentale ha imposto al resto del pianeta.
Liliana Segre

I democratici dicono, per favore, non chiamateli animali, sono esseri umani. Io rispondo: «Non sono esseri umani, non sono esseri umani. Sono proprio animali».
Donald Trump in un comizio elettorale in Nevada, dicembre 2023, citato da Lea Ypi, Confini di classe

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Adriano Prosperi, Il volto banale della xenofobia, «la Repubblica», 1 luglio 2008
Luigi Manconi, Dalla parte dei RomInternazionale, 15 aprile 2015
Annalisa Camilli, Non è vero che c’è un’invasione di migranti in Italia, «Internazionale», 18 giugno 2018
Constanze Reuscher, Abbandonati in strada senza un’alternativa, «Die Welt», tradotto da «Internazionale», 1 febbraio 2019
Annalisa Camilli, La violenza dell’abbandono, «Internazionale», 17 maggio 2019
Laura Antonella Carli, Guido Barbujani: «Le teorie delle razze sono una bufala, siamo migranti dall’alba dei tempi», Linkiesta, 23 maggio 2019
Paolo Sylos Labini, Urlare dell’immigrazione per tacere dell’emigrazione, Roars, 29 giugno 2019