Società dell’informazione

la tecnologia è certamente una parte fondamentale di come nei prossimi mesi e anni si proteggerà la salute pubblica. La domanda, tuttavia, è: tale tecnologia sarà soggetta alla disciplina della democrazia e del controllo o sarà lanciata nel bel mezzo della frenesia dello stato di eccezione, senza lasciare il tempo per un dibattito sulle questioni cruciali che modelleranno la nostra vita per i decenni a venire? Per esempio, se stiamo effettivamente constatando quanto sia importante la connettività digitale in tempi di crisi. le reti e i nostri dati devono davvero stare nelle mani di attori privati quali Google, Amazon e Apple? Se il pubblico sborsa notevoli risorse per buona parte della connettività, non dovrebbe anche possedere e controllare le reti e i dati? Se Internet è essenziale nella nostra vita, come chiaramente è, non dovrebbe essere considerato alla stregua degli altri servizi pubblici e non avere scopi di lucro?
Naomi Klein, La dottrina dello shock pandemico, «L’Espresso», 7 giugno 2020

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Zoltan Istvan, La cultura del chip sottopelle, «Internazionale», 31 maggio 2019
Naomi Klein, Screen New Deal, InfoAut, 20 giugno 2020
Marco Guastavigna, Democrazia (etero)diretta,  Nuovo Pavone Risorse, 24 giugno 2020

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