DANIEL PENNAC Il professor Bal

[da Diario di scuola]

È sufficiente un professore – uno solo – per salvarci da noi stessi e farci dimenticare tutti gli altri.
Perlomeno è questo il ricordo che serbo del professor Bal. 
Era il nostro professore di matematica all’ultimo anno delle superiori. Dal punto di vista della mimica, il contrario di Keating; un professore che meno cinematografico non si può: ovale, direi, una voce acuta e nulla di speciale che attirasse lo sguardo. Ci aspettava seduto alla cattedra, ci salutava cordialmente e sin dalle prime parole noi entravamo nella matematica. Di che cosa era fatta quest’ora che ci catturava tanto?  Continua a leggere “DANIEL PENNAC Il professor Bal”

La solita solfa ovvero «La scomparsa dei fatti» di Marco Travaglio

[5 settembre 2007]

Il titolo è accattivante. L’amico Fausto ha detto: non lo leggo per principio. Piero mi è parso un po’ freddino. Io invece no. Primo perché non ho principi riguardo al leggere o non leggere un libro. E poi perché un libro che si intitola «La scomparsa dei fatti» promette decisamente anche se l’ha scritto Marco Travaglio che, tra parentesi, mi sta pure antipatico. Ho le mie prevenzioni, insomma. Ciò premesso, ho letto poco più di un terzo di questo libro e sono in grado di esprimere almeno sette osservazioni. Pace se straripano leggermente dai limiti telegrafici che mi sono imposto per questo tipo di recensioni.

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