[Liberamente ispirata alla lettera di Priorità alla Scuola Bologna]
Gent. le Presidente Bonaccini,
veniamo a sapere che il Governo e le Regioni potrebbero procedere alla chiusura delle scuole e al ricorso alla Didattica digitale a distanza, estendendola anche alle scuole medie, avviando una deriva che potrà poi toccare, come accade in altre regioni, le scuole primarie e dell’infanzia.
È inaccettabile che il nostro Paese e la nostra Regione possano prendere una decisione che FA PAGARE AGLI STUDENTI IL PREZZO DI UNA MANCATA E PIANIFICATA GESTIONE di TRASPORTI e SANITÀ.
La esortiamo piuttosto a compiere scelte politiche per CONSENTIRE a tutti gli studenti, già duramente colpiti nello scorso lockdown, una didattica totalmente in presenza, rendendo obbligatorio l’uso della mascherina e insistendo sull’importanza di arieggiare le aule.
Le stiamo chiedendo di NON OPERARE ULTERIORI RESTRIZIONI SULLA SCUOLA, MA DI LAVORARE in queste settimane per una RIAPERTURA DELLE SUPERIORI.
L’Emilia Romagna può e deve essere un modello per le altre regioni italiane e in linea con le politiche europee *e le indicazioni dell’OMS Europa nel considerare la chiusura delle scuole come ultima misura*.
Le scuole NON SONO il principale LUOGO DI CONTAGIO E NON DEVONO ESSERE ULTERIORMENTE CHIUSE.
Con la presente lettera, che inviamo anche al Garante dell’infanzia e dell’adolescenza e all’assessore all’istruzione, la invitiamo a seguire la linea di GARANZIA AL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE in PRESENZA come anche ribadito dalla Ministra Lucia Azzolina.
Noi genitori emiliano-romagnoli LE CHIEDIAMO di tutelare il diritto all’istruzione. Alla scuola vera. In classe. In presenza.
Il diritto all’infanzia e all’adolescenza include il diritto di ANDARE A SCUOLA.
Ci ascolti.
Ci faremo vedere in piazza, uniti, pacifici ma fermi nella nostra richiesta di tutelare UN inalienabile DIRITTO dei nostri figli: andare a scuola IN PRESENZA.
Grazie per l’attenzione,
Luigi Lollini, insegnante e genitore