Vedo che la proscrizione, quanto più è severa, tanto più fa aumentare il prezzo del libro, tanto più eccita la curiosità di leggere; quanto più lo si compra, tanto più lo si legge. E quanti non ne ha fatti conoscere la condanna, che sarebbero stati condannati all’oblio della loro mediocrità
Denis Diderot, Sulla libertà di stampa (1764)
Nel mondo analogico la censura era relativamente semplice: bastava controllare i principali mezzi di comunicazione – giornali, radio e televisione – e punire chiunque tentasse di aggirare le restrizioni. Oggi, anche se nel frattempo tutto è cambiato e internet è molto difficile da controllare, i regimi autoritari sono sempre in ottima salute. Per impedire ai cittadini di informarsi, nel mondo digitale la censura usa la paura, l’attrito e l’inondazione. La paura è il vecchio sistema: funziona sempre ma è costoso e può provocare contraccolpi pericolosi per i regimi. L’attrito impone ai cittadini un aumento dei costi – in termini di tempo e soldi – per accedere alle informazioni: la pagina web che si carica lentamente, il libro rimosso dalla biblioteca online. L’inondazione ci sommerge di informazioni – molte false o inaccurate – per rendere difficile la distinzione tra quello che è utile e tutto il resto. Serve a diluire e a distrarre. È un sistema economico, efficace e senza particolari controindicazioni.
Giovanni De Mauro