FERNANDA MAZZOLI Alternanza scuola-lavoro e cultura d’impresa

[Roars, 12 settembre 2018]

Il problema non è che gli studenti del Classico vadano a fare i gommisti e quelli del Tecnico si ritrovino a fare fotocopie. L’alternanza scuola-lavoro, resa obbligatoria per tutti gli istituti Superiori dalla legge 107, meglio nota come Buona Scuola, è il dispositivo centrale di un’operazione propagandistica: la disoccupazione giovanile nascerebbe da un disallineamento tra le competenze dei diplomati e le richieste del mondo del lavoro. Spariti d’incanto decenni di ristrutturazione selvaggia dei processi produttivi e dell’organizzazione del lavoro su scala internazionale, la responsabilità delle difficoltà occupazionali delle giovani generazioni viene attribuita ad una presunta inadeguatezza della scuola. Agli studenti e alle loro famiglie si fornisce da un lato l’illusione che qualche settimana in azienda faciliterà, poi, l’inserimento lavorativo, dall’altro la percezione che le materie oggetto di studio sono lontane dalla realtà e non sono realmente importanti per la vita. Intanto, la scuola pubblica, divenuta fornitrice di mano d’opera a costo zero, è sottoposta ad una vera invasione di campo da ditte, terzo settore, banche, assicurazioni, studi professionistici, che propongono agli studenti “pacchetti formativi”, talora persino a pagamento. Sfatiamo un luogo comune: non esiste una buona alternanza, perché non è emendabile un dispositivo strategico di adattamento sociale e di stravolgimento delle finalità educative. È necessario chiedere alle forze politiche una moratoria nell’applicazione dell’alternanza, dispositivo che compromette gravemente la dignità e lo spessore culturale del percorso educativo, la libertà di insegnamento, la necessaria indipendenza della scuola dalle pressioni del mercato.

Nell’ambito del processo di aziendalizzazione che, da almeno due decenni, investe il sistema della pubblica istruzione  l’alternanza scuola-lavoro, resa obbligatoria per tutti gli istituti superiori dalla legge 107, meglio nota come buona scuola, rappresenta uno snodo cruciale, sia per le sue implicazioni -pratiche e teoriche- sia per il suo carattere strategico. Continua a leggere “FERNANDA MAZZOLI Alternanza scuola-lavoro e cultura d’impresa”