ALAIN GOUSSOT La nuova fabbrica di servitù

[Comune-info, 13 febbraio 2016]

Negli ultimi ventitré anni, dalla riforma Berlinguer che fu l’anticamera del processo di smantellamento della scuola democratica, si è assistito a una formazione sempre più segmentata, orientata all’acquisizione di abilità tecniche, di competenze funzionali alle esigenze dell’impresa e dell’economia finanziaria. Il passaggio dalla scuola delle conoscenze a quella delle competenze ha significato meno conoscenze trasversali e sapere e più abilità tecnicistiche settoriali.
Purtroppo questo è avvenuto perché si è arresa la pedagogia come scienza dello sviluppo umano globale e degli apprendimenti, la pedagogia come filosofia dell’educazione che mira a formare l’uomo e il cittadino consapevole, critico, in grado di pensare con la propria testa e di collegare il particolare con il globale. Continua a leggere “ALAIN GOUSSOT La nuova fabbrica di servitù”

Ebreo

Il 30 Marzo 1933, il ministro della Propaganda in Germania, Joseph Goebbels, mi convocò nel suo ufficio […] e mi propose di diventare una sorta di “Fuhrer” del cinema tedesco. Io allora gli dissi: «Signor Goebbels, forse lei non ne è a conoscenza, ma debbo confessarle che io sono di origini ebraiche» e lui: «Non faccia l’ingenuo signor Lang, siamo noi a decidere chi è ebreo e chi no!». Fuggii da Berlino quella notte stessa.

(dal documentario Jorge Dana, Fritz Lang, il cerchio del destino, 2000)

ANNA CURCIO E se portassimo l’amaca nel cortile di una scuola?

[Commonware, 24 aprile 2018.

Appunti di inchiesta su scuola, studenti e lavoro

Dire, da una posizione classicamente perbenista di sinistra, che il comportamento dello studente di Lucca sia da ricondurre a una questione di mala educación in capo a proletari o ceti popolari, non è soltanto classismo, vuol dire non avere la benché minima idea dei processi di trasformazione della scuola, del lavoro e della composizione sociale. La scuola, invece, ha proprio l’involontario vantaggio di essere un efficacissimo punto di osservazione dei cambiamenti che interessano i giovani, le famiglie, i comportamenti. Continua a leggere “ANNA CURCIO E se portassimo l’amaca nel cortile di una scuola?”

MARTA FANA L’alternanza scuola lavoro inasprisce le disuguaglianze

Leggo che il neo ministro dell’istruzione ha dichiarato che l’alternanza scuola-lavoro va mantenuta perché fa bene al paese. Forse dovremmo dire che fa bene a mantenere alta la pressione sociale indotta dalla disoccupazione perché per ogni posto di lavoro sostituito da uno studente-lavoratore, obbligato a lavorare senza retribuzione, è un posto di lavoro sottratto a un lavoratore.

È un istituto che dequalifica più che qualificare proprio perché avalla un sistema di continua rotazione dei lavoratori e quindi la possibilità per le imprese di non investire in formazione continua con lavoratori più stabili. Continua a leggere “MARTA FANA L’alternanza scuola lavoro inasprisce le disuguaglianze”

CATTIVE MAESTRE Zero in condotta. Il licenziamento di Lavinia Cassaro: un pericoloso precedente

[Cattive Maestre, 25 giugno 2018]

Qualche settimana fa l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Piemonte ha notificato una lettera di licenziamento a Lavinia Cassaro, l’insegnante torinese che lo scorso 22 febbraio fu oggetto di pesanti polemiche sui social e sui principali organi di stampa, poiché fuori dall’orario di servizio aveva inveito contro le Forze dell’Ordine nel corso di una manifestazione antifascista.
La polemica si concentrò morbosamente sul contenuto e lo stile dell’eloquio della docente, trascurando il contesto in cui esso si era prodotto. Il suo comportamento fu ritenuto inaccettabile, indecoroso, immorale, sguaiato, inadatto a una donna che per giunta esercita il mestiere dell’insegnante. Continua a leggere “CATTIVE MAESTRE Zero in condotta. Il licenziamento di Lavinia Cassaro: un pericoloso precedente”

Biologia

Eccoci tra quelli che chiameremo gli spiritualisti assoluti. Costoro fanno le viste di non disdegnare del tutto le dottrine biologiche; ma, dopo averle fuggevolmente adocchiate, le gettano in disparte e si danno agli studi sull’anima e sullo spirito. Sono i buongustai del razzismo, i piatti comuni li disgustano. Vogliono manicaretti di secondo e di terzo grado. Ma questo non è tempo di manicaretti. Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle mie vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Continua a leggere “Biologia”

CATTIVE MAESTRE Siamo tutte antifasciste! Siamo tutte Cattive Maestre!

[Cattive maestre, 28 febbraio 2018]

“Cattiva Maestra”, così Gramellini oggi sul Corriere della Sera apostrofa l’insegnante che in questi giorni è al centro di una vera e propria gogna mediatica, dopo esser stata filmata in piazza a Torino lo scorso 20 Febbraio mentre manifestava insieme ad antifasciste e antifascisti contro il comizio elettorale di Simone Di Stefano, leader di Casa Pound.Nei confronti della Cattiva Maestra, che nel video si rivolge con rabbia alle Forze dell’Ordine schierate a difesa dell’iniziativa di Casa Pound, il MIUR e l’Ufficio Scolastico Regionale hanno avviato delle indagini mentre il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ne ha chiesto il licenziamento immediato in un’intervista al Corriere della Sera. Continua a leggere “CATTIVE MAESTRE Siamo tutte antifasciste! Siamo tutte Cattive Maestre!”

Creduloni

Secondo uno studio (Perils of Perception) effettuato dalla Ipsos MORI, una delle più grandi società di ricerca di mercato al mondo, l’Italia è il paese con il più alto tasso di creduloni […]. A domande come «Quanti sono gli immigrati in Italia rispetto alla popolazione?» i nostri connazionali, in media, hanno risposto il 26%, mentre i residenti in Italia, ma non nati nel nostro paese, corrispondono ad appena il 9% dell’intera popolazione.

Massimo Arcangeli, All’alba di un nuovo Medioevo

GIANLUCA GABRIELLI Il grande esperimento Invalsi

[Comune-info, 2 maggio 2018]

Non sono prove anonime, stravolgono i programmi scolastici, mettono in discussione l’aiuto reciproco tra bambini e soprattutto la loro serenità, tra deliranti cronometri, insegnanti che diventano sorveglianti e aule trasformate in celle di massima sicurezza, da cui a bambini e bambine di sette anni non è consentito allontanarsi per fare la pipì. Tuttavia quando si ragiona sulle motivazioni del rifiuto delle prove Invalsi, previste da queste settimana, si sottovaluta un aspetto, il più inquietante ma anche motivo di speranza: quei test si reggono prima di tutto sull’obbedienza gratuita dei docenti chiamati a somministrarli seguendo un vergognoso Manuale. Se gli insegnanti decidessero di non rinunciare al loro ruolo e presentassero le Invalsi senza tenere conto del Manuale del somministratore, tutto quell’odioso esperimento crollerebbe.

Il grande esperimento Invalsi: appunti sull’eteronomia

Anche quest’anno, come ormai da una quindicina di anni a questa parte, si svolgeranno i test Invalsi. Anche quest’anno nelle classi seconde e quinte della scuola primaria. Continua a leggere “GIANLUCA GABRIELLI Il grande esperimento Invalsi”