La Capitulatio de partibus Saxoniae di Carlo Magno (785)

 

Spesso l’espansione militare carolingia fu accompagnata da un forte amato missionario: conquistare nuove terre e Sottomettete nuove significava anche ampliare l’Europa cristiana. Ciò portò frequentemente i conquistatori ad avviare un’evangelizzazione forzata, senza alcuna attenzione per le tradizioni dei popoli sottomessi. Assai significativo per comprendere l’intreccio tra conquista militare ed evangelizzazione è un capitolare (Capitulatio de partibus Saxoniae) emesso da Carlo Magno nel pieno della lotta contro i Sassoni tra il 775 e il 790, nel quale erano previste pene assai dure nei confronti di coloro che non avessero abbandonato i loro culti tradizionali anche dopo esser caduti sotto la dominazione franca o avessero posto in pericolo la comunità cristiana.

[…] Ciò piacque a tutti, e cioè che le chiese di Cristo, che vengono ora costruite in Sassonia e sono consacrate a Dio, non abbiano un onore minore, ma uno maggiore e superiore rispetto a quanto hanno avuto le cose false degli idoli.

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