Al nuovo ministro dell’istruzione i titoli non mancano. È stato un insegnante (forse solo giuridicamente), ma soprattutto un dirigente. Ha studiato. Se non vi piace che non sia un grande umanista, ricordate che la Giannini si presentava come una raffinata linguista, ma non sapeva nemmeno parlare bene in italiano.
Quello che mi preoccupa del nuovo ministro non è l’incompetenza, ma la competenza. Continua a leggere “Aspettiamo e vediamo”