GRUPPO NoINVALSI ROMA Liceo Mamiani: un NO all’Invalsi lungo 8 anni

[Genitore attivo, 24 febbraio 2018]

Gli insegnanti del Liceo Mamiani di Roma stanno impartendo una lezione, oltre che ai loro studenti, anche al Paese, all’INVALSI, ai ministri, ai politici. La stanno dando anche ai tantissimi loro colleghi, ai genitori e cittadini che non riescono a sottrarsi alle angheria delle “somministrazione dei quiz INVALSI”, soprattutto a tutti quelli che si lamentano, mugugnano, vociferano di preferenza nei corridoi delle scuole anziché alle riunioni dei Collegi dei Docenti.
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Globalizzazione (e disuguaglianze)

La globalizzazione viene in generale presentata come un fenomeno governato da cause «oggettive», intrinseche alla dinamica del sistema economico. In realtà si tratta di un lucido disegno politico volto a distruggere i rapporti di forza del proletariato americano ed europeo attraverso l’arruolamento di sterminate masse di neo-salariati a basso costo nei paesi in via di sviluppo.
Carlo Formenti, La variante populista

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GIANLUCA BRIGUGLIA Invece studiare

[Il Post, 31 gennaio 2018]

Esistono alcune naturali forme di invidia tra generazioni (o istinto a mettere sotto tutela), che si esprimono soprattutto in determinati momenti. Una di queste si manifesta in modo evidente quando una generazione più vecchia invita la generazione più giovane a non studiare, a lasciar perdere i libri, cercando di convincerla che sia tempo perso e che non serva a nulla.
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Bene e male, al di là del

Le grandi epoche della nostra vita si hanno quando noi abbiamo il coraggio di ribattezzare il nostro male come quel che abbiamo di meglio.
Friedrich Nietzsche, Al di là del bene e del male

Quelli che non potevano aiutare, facevan coraggio con gli urli; ma nello stesso tempo, con lo star lì a pigiare, impicciavan di più il lavoro già impicciato dalla gara disordinata de’ lavoranti: giacché, per grazia del cielo, accade talvolta anche nel male quella cosa troppo frequente nel bene, che i fautori più più ardenti divengano un impedimento.
Alessandro Manzoni, I promessi sposi, cap. XIII

MARCO MAGNI Il molitore di lenti (Che senso ha l’alternanza scuola-lavoro?)

[Minima et moralia, 20 novembre 2017]

Baruch Spinoza poté mantenersi dopo la sua espulsione dalla Sinagoga di Amsterdam grazie al fatto che era richiesto a tutti i membri della comunità di avere un mestiere manuale per le mani. Lui – che frequentava la scuola rabbinica, riservata ad un’élite – era anche divenuto “molitore di lenti”, ovvero ottico, e fu un ottico-filosofo per tutta la vita. Eugenio Finardi, in una sua canzone poco nota, dal titolo per l’appunto “Scuola”, dice più o meno la stessa cosa: “Perciò va’ pure a scuola per non far scoppiar casino / studia la matematica, ma comprati il violino / impara a lavorare il legno o ad aggiustare ciò che si rompe / che non si sa mai nella vita un talento serve sempre”. Continua a leggere “MARCO MAGNI Il molitore di lenti (Che senso ha l’alternanza scuola-lavoro?)”

Razza umana

I

La parola razza è tornata a farsi sentire. Una parola carica di storia, e perciò non innocente. Si può parlare di specie. E in effetti esiste la specie umana, ma come ha spiegato bene Darwin, deriva tutta da un gruppo di africani vissuto 200.000 anni fa. In quanto al colore nero, deriva da una difesa della pelle contro la forza del sole. Una semplice questione di melanina. La scoperta del Dna oltre tutto ha chiarito molte cose. Se esistessero le razze umane, infatti,ci sarebbe un Dna degli Ebrei, un Dna del popolo zingaro, un altro dei cosiddetti Ariani bianchi e uno dei neri africani. Ma così non è. Tutti gli esseri umani sono dotati dello stesso tipo di Dna. Non esistono razze in senso biologico. Continua a leggere “Razza umana”

Sbatti la scuola in ultima pagina

Le elezioni sono state una settimana fa. Finché è durata la campagna elettorale si è parlato di scuola in modo ridondante, ripetitivo, pressoché quotidiano. Chi proponeva la cancellazione della Buona Scuola, o il superamento, o lo smantellamento di alcune parti, o il potenziamento di altre, il liceo in quattro anni, la cultura del merito, la cultura dell’alternanza, più lavoro, meno lavoro, facoltativo, coatto, incongruo, congruo. E tanta innovazione, la tecnologia al servizio dell’apprendimento, le smart academy, le specializzazioni 4.0. E naturalmente, nuove assunzioni, tante nuove assunzioni, con o senza il filtro della chiamata diretta. Continua a leggere “Sbatti la scuola in ultima pagina”

VALERIO PEZZOLI Storia di F… storia di C

[Quando suona la campanella, 29 gennaio 2018]

…è una storia di scuola, è una storia di sanità, è una storia di donne, ma soprattutto è una storia di potere e di sudditanza

Siamo al rientro dalle vacanze di Natale e ci accoglie lo sciopero delle maestre (e maestri) dell’8 gennaio 2018 contro l’espulsione di un certo numero di loro dal posto di insegnamento e di graduatoria imposto dal governo tramite un pronunciamento del Consiglio di Stato, spesso troppo succube dei desiderata governativi. Continua a leggere “VALERIO PEZZOLI Storia di F… storia di C”

Intellettuali

Riferito a persona, colto, amante degli studî e del sapere, che ha il gusto del bello e dell’arte, o che si dedica attivamente alla produzione letteraria e artistica […]. Nell’uso contemporaneo ha spesso valore iron. o limitativo, per indicare ostentazione di gusti e costumi raffinati o superiorità culturale e spirituale, non di rado solo immaginaria.
Vocabolario Treccani

Sebbene moltissimi intellettuali rivoluzionari cinesi abbiano un ruolo d’avanguardia, non tutti sanno mantenere saldamente il proprio posto nella rivoluzione. Una parte degli intellettuali abbandona talvolta le file della rivoluzione nei momenti critici e si lascia andare alla passività; qualcuno diventa addirittura un nemico della rivoluzione. Solo dopo essere passati attraverso un lungo periodo di lotta di massa, gli intellettuali avranno ragione di questi loro difetti.
Mao Tse-tung, La rivoluzione cinese e il partito comunista cinese (1939) Continua a leggere “Intellettuali”

ANNA ANGELUCCI Da Berlinguer a Renzi, 20 anni di autonomia scolastica: cosa è successo alla scuola italiana?

[Roars, 6 marzo 2018]

Ci sono due cose che mi sembra importante sottolineare prima di ogni discorso sulla scuola.

La prima è un paradosso: oggi si può parlare di scuola senza mai nominare la parola ‘cultura’, ma non si può parlare di scuola a prescindere dall’economia.

La seconda è una necessità storica: riflettere sulla Buona scuola e sulle sue implicazioni significa andare a ritroso nel tempo, rintracciandone la genesi nel quadro nazionale e internazionale che nel 1997 avviò il percorso giuridico dell’autonomia scolastica[1], contenuta nell’articolo 21 della legge Bassanini sulla semplificazione della pubblica amministrazione. Continua a leggere “ANNA ANGELUCCI Da Berlinguer a Renzi, 20 anni di autonomia scolastica: cosa è successo alla scuola italiana?”