Riferito a persona, colto, amante degli studî e del sapere, che ha il gusto del bello e dell’arte, o che si dedica attivamente alla produzione letteraria e artistica […]. Nell’uso contemporaneo ha spesso valore iron. o limitativo, per indicare ostentazione di gusti e costumi raffinati o superiorità culturale e spirituale, non di rado solo immaginaria.
Vocabolario Treccani
Sebbene moltissimi intellettuali rivoluzionari cinesi abbiano un ruolo d’avanguardia, non tutti sanno mantenere saldamente il proprio posto nella rivoluzione. Una parte degli intellettuali abbandona talvolta le file della rivoluzione nei momenti critici e si lascia andare alla passività; qualcuno diventa addirittura un nemico della rivoluzione. Solo dopo essere passati attraverso un lungo periodo di lotta di massa, gli intellettuali avranno ragione di questi loro difetti.
Mao Tse-tung, La rivoluzione cinese e il partito comunista cinese (1939)
Gli intellettuali possono incontrarsi da soli o accompagnati a operai e contadini. In questo secondo caso la successione di rigore è la seguente: operai, contadini, intellettuali. Gli intellettuali possono essere: illuminati, democratici, avanzati, molto vicini a noi, al servizio della classe operaia. La serie è in crescendo.
Luciano Bianciardi, Il lavoro culturale (1957)
Ci si dovrebbe interrogare su quale balzo evolutivo si sia mai realizzato nella specie umana da consentire ad alcune persone di avere, su temi oscuri ai più, intuizioni straordinarie che non possono essere comunicate alle persone normali.
Noam Chomsky, L’anarchismo, gli intellettuali e lo Stato