FABIO SABATINI Chiudere la scuola ha conseguenze gravissime

[Internazionale, 21 ottobre 2020]

Chiudere la scuola è il modo giusto di affrontare la pandemia? I benefici della chiusura sono così evidenti da compensare il prezzo che gli studenti pagheranno nel corso intero della loro vita? I risultati preliminari delle analisi empiriche successive alla riapertura delle scuole in Europa sono contrastanti e sollevano molti dubbi.

In Germania tre ricercatori dell’Institute of labor economics di Bonn hanno stimato l’effetto della riapertura delle scuole sulla diffusione del covid-19, approfittando del fatto che i länder cominciano l’anno scolastico in date diverse. Quelli dove le scuole non erano ancora state riaperte al momento della ricerca hanno funzionato da gruppo di controllo.

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GIANCARLO DE CATALDO Se mi fossi circondato di gente fidata a quest’ora sarei da un pezzo sottoterra

Da Romanzo criminale

In un primo tempo, il Vecchio aveva deciso di lasciar perdere. Il problema Scialoja, in definitiva, concerneva esclusivamente Zeta e Pigreco. Poi ci aveva ripensato, e aveva dato disposizioni di portargli il poliziotto. Aveva cambiato idea perché quello era un periodo tranquillo. Il Vecchio detestava la tranquillità, anche se relativa. I brigatisti si squagliavano come neve al sole. Era bastato un po’ di carcere duro a piegarli. Un’oculata infiltrazione aveva fatto il resto. La rapidità con cui cedevano le armi era emblematica. Il problema dei rossi era sempre lo stesso: una sconsolante carenza di palle. Stalin a parte. L’unico che li avesse fatti veramente tremare. Il Vecchio ammirava Stalin. Anche se le sue preferenze andavano al piccolo, demoniaco Laurentji Beria. Continua a leggere “GIANCARLO DE CATALDO Se mi fossi circondato di gente fidata a quest’ora sarei da un pezzo sottoterra”

Come si affronta il Covid-19

[Da The Economist, tradotto da Internazionale, 1382, 30 ottobre 2020]

Per contrastare la pandemia evitando i lockdown, alcuni vorrebbero puntare sull’immunità di gregge. Una strategia troppo incerta e rischiosa, rispondono in molti

La seconda ondata della pandemia si sta abbattendo sul mondo e i lockdown sembrano tornati di moda. Questa volta,però, è difficile farli digerire ai cittadini. Le chiusure sono indispensabili per salvare vite umane, ma a questo punto è chiaro che anche la perdita di posti di lavoro, i danni psicologici e le interruzioni nei servizi medici e scolastici hanno un costo in termini sia di benessere sia di decessi. In mancanza di un vaccino o di una terapia efficace è inevitabile chiedersi fino a quando potremo andare avanti così. Continua a leggere “Come si affronta il Covid-19”

Depistaggio

Depistaggio, in parole povere, significa che qualcuno incaricato delle indagini, dunque un funzionario dello Stato, ostacola di fatto il lavoro della magistratura o di altri colleghi, talvolta fino a renderlo quasi impossibile, o condannandolo all’impotenza. Lo fa indirizzando le indagini su una pista sbagliata, o tenendo gli inquirenti lontani dalla pista giusta, oppure entrambe le cose. La falsa pista può essere funzionale a un disegno politico, o, semplicemente, più innocua di quella vera […]. Il depistaggio si realizza in molti modi: facendo sparire alcune prove (la famosa agenda rossa di Paolo Borsellino, per esempio, o le borse di Aldo Moro, o i documenti nella cassaforte del generale Dalla Chiesa) o costruendone di false Continua a leggere “Depistaggio”

Heart and Soul

[Diario DaDa, 2 settembre-4 novembre 2020]

2 settembre
Lina Azzo ci ha scritto una lettera. Inizia con Carissimi e finisce con bentornate e bentornati (in questo ordine). In mezzo c’è scritto che «il corpo dei docenti è sano», ma anche spirito di servizio, trionfalismo (senza alcun), gran lavoro fatto: «Nessuno in Europa si è impegnato così tanto nei mesi estivi per preparare la scuola a questa nuova stagione». Quasi tutti i paesi europei hanno riaperto a maggio, ndt. E ancora: risorse (per tutto: edilizia, kit, connettività, dispositivi di protezione, meno abbienti, banchi nuovi monoposto, neoassunti digitalizzati). Promette di portare avanti una battaglia contro le classi pollaio. Dice: siamo già a buon punto. Mbuti.

Il cuore e l’anima ce la mettono gli insegnanti. Il gel e le mascherine le fornisce lo Stato. Sarà un anno duro. Grazie altrettanto. Continua a leggere “Heart and Soul”

DANIELE LO VETERE La valutazione come gioco degli scacchi, ovvero che cosa ho imparato guardando la valutazione da una certa distanza

[La scuola e noi, 28 settembre 2020]

Durante le prime riunioni di questo nuovo anno scolastico ho avuto la netta sensazione che uno dei motivi di maggior sollievo fra i colleghi per il ritorno alla didattica in presenza riguardasse la valutazione. La perdita del controllo sulle verifiche e le interrogazioni da casa, cui qualcuno e forse più di qualcuno la scorsa primavera non aveva saputo o voluto rinunciare, è stata sfibrante.

La riottosità ad abbandonare queste modalità “frontali” di valutazione aveva generato pesanti sarcasmi: i docenti fanno come al solito interrogazioni/interrogatori, intendono la valutazione come forma di controllo e il proprio ruolo come un esercizio di potere, a tal punto da esigere di penetrare nelle stanze dei propri studenti per estorcere la performance. Continua a leggere “DANIELE LO VETERE La valutazione come gioco degli scacchi, ovvero che cosa ho imparato guardando la valutazione da una certa distanza”

VALENTINA PETRI Didattica a distanza, ho aspettato a dire la mia ma è come l’anno scorso: orribile

[Il Fatto Quotidiano, 28 ottobre 2020]

Ho aspettato, perché volevo capire bene. Non è stata facile da comprendere l’ultima settimana, con le circolari che rincorrevano i decreti, le notizie dai titoli fuorvianti, le diverse realtà territoriali. Non si viene più, no, solo i licei, no tutte le superiori, si entra un’ora dopo, no, bisogna fare più pomeriggi, no basta il 50%, poi forse però si torna alla didattica a distanza totale, no deve essere almeno al 75%. I colleghi che si occupano dell’orario fanno un misto tra i contorsionisti bulgari e il doppio slalom, finiranno l’anno scolastico all’alcolisti anonimi.

Ho aspettato a dire come mi sento, perché importa davvero poco rispetto a come si sente chi il suo lavoro non lo sta solo vedendo cambiare, ma lo sta vedendo morire. Continua a leggere “VALENTINA PETRI Didattica a distanza, ho aspettato a dire la mia ma è come l’anno scorso: orribile”

JACOPO DA LENTINI Io m’aggio posto in core a Dio servire

Io m’aggio posto in core a Dio servire,
com’io potesse gire in paradiso,
al santo loco ch’aggio audito dire,
u’ si manten sollazzo, gioco e riso.

Sanza mia donna non vi voria gire,
quella c’ha blonda testa e claro viso,
ché sanza lei non poteria gaudere,
estando da la mia donna diviso.

Ma non lo dico a tale intendimento,
perch’io peccato ci volesse fare Continua a leggere “JACOPO DA LENTINI Io m’aggio posto in core a Dio servire”

LUIGI LOLLINI Scuola in presenza (lettera)

[Liberamente ispirata alla lettera di Priorità alla Scuola Bologna]

Gent. le Presidente Bonaccini,

veniamo a sapere che il Governo e le Regioni potrebbero procedere alla chiusura delle scuole e al ricorso alla Didattica digitale a distanza, estendendola anche alle scuole medie, avviando una deriva che potrà poi toccare, come accade in altre regioni, le scuole primarie e dell’infanzia.

È inaccettabile che il nostro Paese e la nostra Regione possano prendere una decisione che FA PAGARE AGLI STUDENTI IL PREZZO DI UNA MANCATA E PIANIFICATA GESTIONE di TRASPORTI e SANITÀ.

La esortiamo piuttosto a compiere scelte politiche per CONSENTIRE a tutti gli studenti, già duramente colpiti nello scorso lockdown, una didattica totalmente in presenza Continua a leggere “LUIGI LOLLINI Scuola in presenza (lettera)”