To everything turn, turn, turn (16)

Quale effetto mai potrà sortire un’ora di «Educazione civica» o di «Educazione alla Cittadinanza attiva», in un contesto così profondamente trasformato e forse anche irrimediabilmente compromesso rispetto alla sopravvivenza della nostra idea di comunità politica e dello Stato costituzionale di diritto è dubbio.
Roberta Calvano, Scuola e Costituzione, tra autonomie e mercato

Le grandi conquiste del Miur nell’era del ministro Fioramonti. Tutti sanno che l’Italia si trova tipo al 72mo posto nell’area Ocse per la spesa a favore dell’istruzione, ci attaccano con statistiche minuziose perché i nostri studenti non capiscono quello che leggono, lo stipendio dei docenti è il più basso d’Europa, e non so cos’altro. Ma c’è un primato di cui possiamo vantarci: «Siamo i primi al mondo ad aver introdotto l’insegnamento dedicato alla sostenibilità ambientale all’interno dell’educazione civica». Un primato che ne contiene un altro: siamo i primi, forse gli unici al mondo, a infilare l’insegnamento di una disciplina utopistica (la «sostenibilità ambientale») all’interno di una materia che non esiste (l’educazione civica).

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