Lasciamoli lavorare (7)

Ho capito come funziona. Una settimana si parla di crocifisso e l’altra di educazione civica. Serve a distrarsi dalle notizie preoccupanti (per esempio la regionalizzazione, che sta facendo dei passi da gigante). Questa è stata la settimana dell’educazione civica. L’educazione civica, garantisce il ministro, sarà obbligatoria dall’asilo (o all’asilo. Nido?) e materia d’esame in terza media e alla maturità. Un’ora a settimana (in più o in meno?) per contrastare il bullismo, il cyberbullismo, la diseducazione stradale, l’alcool e la droga. E la Costituzione? Non si fa politica a scuola. E i finanziamenti? Come diceva sua nonna – la nonna di Bussetti, il ministro – ci si scalda con la legna che si ha. Continua a leggere “Lasciamoli lavorare (7)”

Uguaglianza vs. disuguaglianza

Tutti gli esseri umani nascono uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1

Quando si eccettuino due categorie di uomini, gli uomini di genio e gli idioti, e quando si trascurino differenze create artificialmente dall’influenza di mille cause sociali come educazione, istruzione, posizione economica e politica che si diversificano non solo in ogni strato della società ma quasi in ogni famiglia, si dovrà riconoscere che da un punto di vista delle capacità intellettuali e dell’energia morale, l’immensa maggioranza degli uomini si rassomiglia molto o almeno che essi si equivalgono perché la debolezza di ognuno è compensata da una forza equivalente sotto un altro aspetto, per cui diventa impossibile dire che un uomo tolto da questa massa sia molto superiore o inferiore all’altro.
Michail Bakunin, L’istruzione integrale (1869) Continua a leggere “Uguaglianza vs. disuguaglianza”

MARCO AMBRA Se la scuola dell’inclusione diventa ghetto classista

[Jacobin Italia, 3 dicembre 2018]

La formazione neoliberista delle competenze e dell’apprendistato rischia di trasformare i Bisogni educativi speciali in un elemento ulteriore di selezione e competizione.

Il dibattito pubblico sulla scuola, in Italia, si accende ogni qual volta è possibile gridare allo scandalo. Intellettuali ben pettinati, editorialisti professori e professori aspiranti editorialisti, psicologi di diverse specie, professionisti della puericoltura si dilettano a produrre interpretazioni acrobatiche dell’ultimo “caso”: la maestra contestatrice, l’alunno che bullizza il prof, il dirigente che infligge sanzioni rieducative ai discoli, il ragazzino sciocco che fa il saluto romano, il libro di testo ideologico che nega alla conoscenza la sua virginale veste super partes. Continua a leggere “MARCO AMBRA Se la scuola dell’inclusione diventa ghetto classista”

FERNANDA MAZZOLI La regionalizzazione: prove di smantellamento dell’istruzione pubblica

[Roars, 4 dicembre 2018]

Procede, con andamento ormai routinario, lo smantellamento progressivo dell’Istruzione pubblica che rischia di perdere un altro dei suoi puntelli, vale a dire il suo carattere nazionale. All’«autonomia differenziata» e, dunque, alla possibilità di un passaggio alle regioni a statuto ordinario di alcuni servizi erogati sino ad adesso dallo Stato, fa riferimento anche il DEF 2019, richiamandosi alla necessità di dare piena attuazione alla riforma costituzionale del 2001 che modificò il Titolo V. Il rischio di una scuola a due velocità, sintetizzata nell’immagine di un Nord che corre sui binari ben oliati dall’afflusso di risorse sempre rinnovate e di un Sud che arranca faticosamente in un’impossibile rincorsa, è sicuramente reale ed inaccettabile, ma non esaurisce la questione, perché non pone la domanda essenziale. Dove corre, infatti, il Nord?
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Non violenza

La non violenza è uno stile di vita.
Martin Luther King Jr

Martin ha sempre avuto una forte propensione ad aiutare il prossimo. Mi aveva confessato che la svolta nella riflessione su come conciliare il pacifismo cristiano con l’attività pratica era avvenuta mentre frequentava il seminario, quando entrò in contatto con l’insegnamento del leader indiano, il Mahatma Gandhi. Martin scrisse in seguito, in Marcia verso la libertà: «Gandhi è stato probabilmente il primo uomo nella storia a innalzare l’etica dell’amore di Gesù da mera interazione tra gli individui a una potente effettiva forza sociale su larga scala… Continua a leggere “Non violenza”

CHARLES PERRAULT Cappuccetto rosso

[traduzione di Carlo Collodi]

C’era una volta in un villaggio una bambina, la più carina che si potesse mai vedere. La sua mamma n’era matta, e la sua nonna anche di pìù.
La mamma che era molto buona le aveva fatto fare un cappuccetto rosso, il quale le tornava così bene al viso, che la chiamavano dappertutto Cappuccetto Rosso.
Un giorno sua madre, avendo sfornato delle frittelle, le disse:
«Va’ un po’ a vedere come sta la tua nonna, perché mi hanno detto che era un po’ ammalata: e intanto portale queste frittelle e questo vasetto di burro».

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JACOB E WILHELM GRIMM Cappuccetto rosso

[Traduzione di Tommaso Landolfi]

C’era una volta una piccola, dolce bimba di campagna, e l’aveva cara ciascuno che solo la vedesse, ma sopra tutti sua nonna, la quale non sapeva più che cosa regalarle. Un giorno le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e poiché le stava a pennello ed essa non volle più portare nient’altro, la chiamarono soltanto Cappuccetto Rosso.
Una volta la mamma le disse: «Guarda, Cappuccetto Rosso, c’è qui un pezzo di focaccia e una bottiglia di vino, portali alla nonna; essa è malata e debole e questa roba le farà bene. Avviati prima che faccia troppo caldo, e quando sarai fuori, cammina seria e perbenino e non correre fuori della strada, sennò caschi e rompi la bottiglia e la nonna non avrà nulla. E quando entrerai nella sua stanza, non dimenticare di dir buongiorno, e non andar ficcando il naso in tutti gli angoli».

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Lasciamoli lavorare (6)

Bussetti, il ministro, è andato al congresso della Fidae (federazione di scuole cattoliche). Ha detto che va garantita la libertà di scelta tra scuola pubblica e paritaria (la solita solfa). Che l’insegnante ha una missione (roba forte). Che è impensabile fare riforme della scuola (si trova tutto il lavoro già fatto) e che la scuola non deve mettere sulla bancarella tutto quello che può offrire agli studenti per farli iscrivere. In netta controtendenza rispetto alla linea seguita dall’autonomia in avanti. Riflessione lodevole. Tra le righe: comprimere, livellare, standardizzare. Continua a leggere “Lasciamoli lavorare (6)”