Contratto (2)

Conserveranno gli eletti il programma che avevano da candidati, e metteranno nel difenderlo la stessa energia che vi mettevano prima?
Errico Malatesta

Il contratto, il capitolo sulla scuola, è molto sottovalutato, molti dicono di essere delusi per il fatto che non prevede la cancellazione di nessuna norma della 107 (non lo prevedeva nemmeno l’avanzatissimo, in confronto, programma dei 5s). Dicono che questa pagina sulla scuola dice tutto e niente. Come se sulla scuola si potesse liberamente sproloquiare. Come se non ci ricordassimo che ogni governo, tranne forse l’ultimo Prodi, ma per la propria debolezza, non certo per buona volontà, ha voluto intestarsi una riforma epocale della scuola. Quasi mai annunciata in campagna elettorale. E che quello che si va a fare con questo contratto è un sedicente governo del cambiamento. Continua a leggere “Contratto (2)”

Internet ci rende stupidi?

9 quesiti sull’intelligenza artificiale da cui sviluppare un breve testo informativo/argomentativo

Da «Human+»

  1. Cosa accadrebbe se internet smettesse di funzionare oggi?
  2. Cosa accadrebbe se l’intelligenza artificiale sapesse prima di te di cosa hai bisogno?
  3. Avresti una relazione intima con un robot?
  4. La realtà virtuale diventerà la nuova realtà?
  5. E se un robot fosse capace di svolgere il tuo lavoro meglio di te?
  6. Quale superpotere ti piacerebbe avere?
  7. La bioingegneria creerà una nuova razza di esseri umani?
  8. Cosa sarà considerato bello tra cento anni?
  9. Chi deve decidere quali capacità del corpo possono essere potenziate, lo stato, un medico o noi stessi?

PIERO BEVILACQUA Contro l’alternanza scuola-lavoro

[EddyBurg, 9 gennaio 2017]

Che cosa sta accadendo nella scuola italiana? Nel quasi totale silenzio-assenso dell’intellettualità nazionale e della grande stampa – salvo qualche eccezione, ma non certo critica, come quella del Sole 24 ore, e di qualche entusiasta apologeta – i nostri istituti superiori vengono progressivamente spinti a trasformarsi in scuole per l’avviamento al lavoro. L’applicazione della cosiddetta “alternanza scuola lavoro”, prevista nelle sue linee generali dal decreto legislativo del 15 aprile 2005, sta trovando, con la legge sulla Buona scuola del defunto governo Renzi, esiti sempre più chiari. Intanto quest’ultima stabilisce l’obbligo di dedicare ben 400 ore ad attività lavorative nel corso del triennio delle scuole professionali e tecniche, e 200 nel triennio dei licei. Ore che verranno sottratte allo studio per fare esperienze pratiche all’interno di fabbriche, imprese agricole, musei, ospedali, archivi, ecc. Continua a leggere “PIERO BEVILACQUA Contro l’alternanza scuola-lavoro”