[Limonate, 9 giugno 2015]
Carceri, ospedali e scuole hanno qualcosa in comune. Forse è per questo che l’insegnante accusa le conseguenze di un’identificazione che ha molte scomodità e nessun vantaggio.
Le istituzioni di cui sopra in comune hanno almeno un aspetto fondamentale: in ognuno di questi luoghi si entra malvolentieri e si è contenti quando si esce. Con gradazioni di intensità variabile e con sfumature di sentimento variamente distribuite.
Questo, ovviamente, per le persone sane di mente, per quelle che non accusano disturbi della personalità, nevrosi o manie sadomasochiste. Continua a leggere “ROBERTO CALOGIURI Del carcere e della scuola. Perché l’insegnante è tra gli esseri umani più odiati”