Discorso indiretto libero

Il discorso indiretto liberto implica l’esperienza dell’ambiguità polifonica perché riferisce i pensieri di un personaggio senza sintagmi di legamento (l’aggettivo libero sta appunto a indicare l’abolizione del dire e del pensare) pur conservando la forma grammaticale del discorso indiretto (la terza persona e i verbi al passato): in tal modo si producono oscillazioni e incertezze riguardo alla possibilità di attribuire quei pensieri alla coscienza del personaggio o alla supervisione del narratore.
Emanuele Zinato, Intrecci di voci. L’ambiguità polifonica come risorsa formativa, in Insegnare letteratura

Si sentiva allargare il cuore. Gli venivano tanti ricordi piacevoli. Ne aveva portate delle pietre sulle spalle, prima di fabbricare quel magazzino! E ne aveva passati dei giorni senza pane, prima di possedere tutta quella roba! Ragazzetto… gli sembrava di tornarci ancora, quando portava il gesso dalla fornace di suo padre, a Donferrante!
Da Giovanni Verga, Mastro-don Gesualdo

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