Poiché un terzo delle mie classi è formato da studenti di altri paesi e lingue, molti dei quali sono peraltro nativi italiani nati da nativi italiani, che imparano l’italiano, le scienze, la filosofia e quant’altro con risultati migliori e peggiori a seconda dei casi, e per recarsi a scuola usano gli stessi mezzi di quelli che hanno cognomi che suonano vagamente italiani, e mangiano la focaccia con o senza companatico a ricreazione o anche talvolta mentre il prof sta spiegando, mi chiedo se il ministro Lollo Brigida, non intendesse etnia italiana da tutelare tutti coloro che risiedono in Italia
Giorno: 12 Maggio 2023
Straniamento
Lo straniamento mostra come strano un fenomeno normale, presentandolo da un’ottica inedita. Lo straniamento, presentando le cose da un punto di vista non comune, costringe a riflettere su di esse e dunque può sospendere il meccanismo di identificazione del lettore (o, in teatro, dello spettatore) con la vicenda e indurlo a un atteggiamento critico. In quest’ultimo modo è impiegato nel teatro politico di Bertolt Brecht. In Verga l’artificio di straniamento si collega all’artificio di regressione: l’autore, persona colta, «regredisce» nel punto di vista di una voce ignorante. Così, non è l’autore, ma una voce narrante ignorante e superstiziosa a sostenere, all’inizio di Rosso Malpelo, che il protagonista era cattivo «perché aveva i capelli rossi»: questa, infatti, non può essere l’opinione di Giovanni Verga. Continua a leggere “Straniamento”