FRANCO SACCHETTI Novella del fabbro e dell’asinaio

«Il Trecentonovelle», CXIV

Dante Allighieri fa conoscente uno fabbro e uno asinaio del loro errore, perché con nuovi volgari cantavano il libro suo.

Lo eccellentissimo poeta volgare, la cui fama in perpetuo non verrà meno, Dante Allighieri fiorentino, era vicino in Firenze alla famiglia degli Adimari; ed essendo apparito caso che un giovane cavaliere di quella famiglia, per non so che delitto, era impacciato, e per esser condennato per ordine di justizia da uno esecutore, il quale parea avere amistà col detto Dante, fu dal detto cavaliere pregato che pregasse l’esecutore che gli fosse raccomandato. Dante disse che ’l farebbe volentieri. Quando ebbe desinato, esce di casa, e avviasi per andare a fare la faccenda, e passando per porta San Piero, battendo ferro uno fabbro su la ’ncudine, cantava il Dante come si canta uno cantare, e tramestava i versi suoi Continua a leggere “FRANCO SACCHETTI Novella del fabbro e dell’asinaio”

Anatema

I fatti: alcuni studenti di un liceo di Firenze vengono aggrediti da militanti fascisti. Una dirigente denuncia l’aggressione come squadrismo fascista e richiama la Costituzione. Il ministro minaccia sanzioni verso la dirigente perché è fuoriuscita dal suo ruolo. Alcune scuole, dirigenti, docenti, prima pochi, poi moltissimi, esprimono la loro solidarietà agli studenti (picchiati) e alla dirigente (minacciata di sanzioni).

Interpretazione: il ministro ha fatto una giusta annotazione sui limiti che un pubblico ufficiale dovrebbe tenere presenti (obbedire, eseguire gli ordini, tenere la scuola in ordine). Non solo: il surreale antifascismo (cit.) ci fa capire qual è il clima che si respira in una certa aria politica, va da sé, favorevole alle foibe. E inoltre: la preside è stata candidata al Pd (eh eh) e ha criticato l’Invalsi (anatema).

Scienza

La scienza è l’arte di ignorare ciò che non è pertinente.
Elias Canetti, Auto da fé

Sento dire che la scienza ha fatto grande la Germania. [….] Ella non può, dove il sentimento religioso languisce, dire: – La religione son io, e non può, dove l’arte è isterilita, dire: – Arte son io; può darti una filosofia della storia, del linguaggio, dell’uomo, dello Stato; ma non ti dà la storia, il linguaggio, l’uomo, lo Stato. Ti dà la coscienza della vita, non ti dà la vita, ti dà la forma, non ti dà la materia, ti dà il gusto, non ti dà l’ispirazione, ti dà l’intelligenza, non ti dà il genio.
Francesco De Sanctis, La scienza e la vita

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FRANCESCO PETRARCA Chiare, fresche et dolci acque

Da «Rerum vulgarium fragmenta», 126

Chiare, fresche et dolci acque,
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
gentil ramo ove piacque
(con sospir’ mi rimembra)
a lei di fare al bel fiancho colonna;
herba et fior’ che la gonna
leggiadra ricoverse
co l’angelico seno;
aere sacro, sereno,
ove Amor co’ begli occhi il cor m’aperse:
date udïenzia insieme
a le dolenti mie parole extreme. Continua a leggere “FRANCESCO PETRARCA Chiare, fresche et dolci acque”

ENNIO FLAIANO Il viaggiatore scontento

Da «Le ombre bianche»

La chiesa davanti alla quale mi fermo è una costruzione neoclassica, ispirata al tempio della Fortuna virile, un po’ grossolana ma confortante per la familiarità che ha saputo assumere col tempo e che dà il tono giusto a tutta la piazza. Credo che sia il solo monumento di questo paese: tra le case vecchie e recenti spicca come un tentativo di architettura. Una corona d’alberi la circonda, lasciando libera solo la facciata che ha colonne di pietra, alte su una bella scalea, e un frontone con l’orologio. Guardando meglio vedo che un elemento guasta il quadro: un campanile di fattura recente, rivestito di pietra e con una strana apparecchiatura sulla cima, che è la croce, ma così estrosa che potrebbe sembrare l’antenna della televisione. Continua a leggere “ENNIO FLAIANO Il viaggiatore scontento”

GIANFRANCO RAGONA Esiste davvero un «pericolo anarchico»?

[«Volerelaluna. Talpa n. 31», 10 febbraio 2023]

In questi giorni la comunicazione e la politica si sono lanciate sul “caso Cospito” con un’enorme foga, pari soltanto alla generale approssimazione. Del resto, l’anarchismo non è un argomento di studi molto frequentato nelle Università e i media vi si dedicano prevalentemente alla ricerca di notizie ad effetto. I governi, poi, perseguono una linea di demonizzazione risalente agli albori dello Stato unitario.

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DAVIDE VIERO Contro-voto

[La nostra scuola, 22 ottobre 2022]

Abstract

Questo scritto si propone di analizzare il tentativo, portato avanti da certa pedagogia attuale, di eliminare il voto a scuola. L’analisi che qui svolgerò sarà mediata dallo sguardo storico e relata a molteplici dimensioni, dal momento che quella del voto appare (la si vuole far apparire) come una questione isolata, quando invece si relaziona in modo duplice alla sovrastruttura: da un lato la rivela e dall’altro contribuisce a crearla. Considerare il voto come un mero elemento irrelato può indurre ad abbassare i livelli di guardia e ad agire inconsapevolmente, facendoci portatori inconsapevoli di ideologia. Continua a leggere “DAVIDE VIERO Contro-voto”

Satira

Satura: «mescolanza» e «varietà»

Le origini del genere che i Romani chiamano satura sono piuttosto incerte e misteriose già per i dotti latini. II grammatico Diomede (IV secolo d.C.) proponeva quattro possibili etimologie della parola:

1. dal greco sàtyros, «satiro», figura mitologica tradizionalmente associata al genere teatrale del dramma satiresco greco (in cui dei satiri accompagnavano un’azione scenica scherzosa danzando, cantando e alternando la recitazione alla danza);

2. da satura lanx, un piatto misto di primizie offerte agli dei;

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