Da «Le ombre bianche»
La chiesa davanti alla quale mi fermo è una costruzione neoclassica, ispirata al tempio della Fortuna virile, un po’ grossolana ma confortante per la familiarità che ha saputo assumere col tempo e che dà il tono giusto a tutta la piazza. Credo che sia il solo monumento di questo paese: tra le case vecchie e recenti spicca come un tentativo di architettura. Una corona d’alberi la circonda, lasciando libera solo la facciata che ha colonne di pietra, alte su una bella scalea, e un frontone con l’orologio. Guardando meglio vedo che un elemento guasta il quadro: un campanile di fattura recente, rivestito di pietra e con una strana apparecchiatura sulla cima, che è la croce, ma così estrosa che potrebbe sembrare l’antenna della televisione. Continua a leggere “ENNIO FLAIANO Il viaggiatore scontento”