Suona la campanella
scopa scopa la bidella,
viene il bidello ad aprire il portone,
viene il maestro dalla stazione
viene la mamma, o scolaretto,
a tirarti giù dal letto…
Viene il sole nella stanza:
su, è finita la vacanza.
Metti la penna nell’astuccio,
l’assorbente nel quadernuccio,
fa la punta alla matita
e corri a scrivere la tua vita.
Scrivi bene, senza fretta
ogni giorno una paginetta.
Scrivi parole diritte e chiare:
Amore, lottare, lavorare.
Mese: marzo 2023
GIOVANNI VERGA Chi fa credenza senza pegno, perde l’amico, la roba e l’ingegno
Da «I Malavoglia», cap. 4
Il peggio era che i lupini li avevano presi a credenza, e lo zio Crocifisso non si contentava di «buone parole e mele fradicie», per questo lo chiamavano Campana di legno, perché non ci sentiva da quell’orecchio, quando lo volevano pagare con delle chiacchiere, e diceva che «alla credenza ci si pensa».
Egli era un buon diavolaccio, e viveva imprestando agli amici, non faceva altro mestiere, che per questo stava in piazza tutto il giorno, colle mani nelle tasche, o addossato al muro della chiesa, con quel giubbone tutto lacero che non gli avreste dato un baiocco; ma aveva denari sin che ne volevano, e se qualcheduno andava a chiedergli dodici tarì glieli prestava subito Continua a leggere “GIOVANNI VERGA Chi fa credenza senza pegno, perde l’amico, la roba e l’ingegno”
BOB DYLAN Come un sasso che rotola (Like a Rolling Stone)
Una volta eri sempre così agghindata
gettavi centesimi ai barboni nel fiore dei tuoi anni, ricordi?
La gente ti gridava dietro, come a dire: «Sta’ attenta, bellezza, che qui finisci male»,
Ma tu niente, convinta che era tutto uno scherzo,
e come te la ridevi
di quelli che stavano nel giro.
Adesso non parli più con quel tuo tono,
adesso non sei più tanto spocchiosa
di doverti rimediare qualche cosa da mangiare. Continua a leggere “BOB DYLAN Come un sasso che rotola (Like a Rolling Stone)”
FELICE RAPPAZZO Contro il Merito, per una scuola e una cultura cooperative e gregarie
[La scuola e noi, 31 ottobre-21 novembre 2022]
Pars destruens
1- Il nuovo governo si è formato da pochissimi giorni, mentre scrivo, e già si levano – per fortuna, aggiungo, e con mia sorpresa – voci molteplici di dissenso, allarme e perplessità su uno degli aspetti della sua composizione e dei suoi connotati e indirizzi meno appariscenti e aperti al proscenio mediatico: il sostantivo Merito aggiunto alla denominazione del ministero dell’Istruzione, ovviamente non più Pubblica: ma questo è ormai da tempo consolidato e non ci si fa più caso. Il fatto che a reggerlo sia un personaggio ben noto e connotato a destra, il senatore e professore Valditara, è del tutto legittimo, visto l’esito delle elezioni, ma ciò non toglie che l’accoppiata Merito-Valditara susciti sinistre sensazioni in chi si è fatto da tempo un’idea del primo e del secondo. Continua a leggere “FELICE RAPPAZZO Contro il Merito, per una scuola e una cultura cooperative e gregarie”
Valutazione
L’azione del valutare, nella sua ampia area di significati e pratiche, riguarda la critica, crisi e crinale sul cui bordo si svolgono le nostre vite, in cui continuamente siamo chiamati a scelte, a decisioni. Questo decidere, scartare una opzione, tagliare, recidere e determinarsi ad una visione, ad un comportamento, è anche quel che si fa a scuola. Posture inconsce, convinzioni di doxa e di episteme, consuetudini sociali, regole e leggi: l’ordine percettivo, spontaneamente colto, viene inquadrato in un ordinamento intellettuale. Nell’asse dell’insegnamento-apprendimento trasferiamo saperi, proviamo a determinare condotte, veicoliamo conoscenze, produciamo abilità, fra pari, fra dispari per età e culture.
Da Anna Angelucci – Renata Puleo, «Voto sì o voto no»: è questo il problema?, Roars, 6 dicembre 2022
FRANCESCO PETRARCA L’oro et le perle e i fior’ vermigli e i bianchi
Da «Rerum vulgarium fragmenta», 46
L’oro et le perle e i fior’ vermigli e i bianchi,
che ’l verno devria far languidi et secchi,
son per me acerbi et velenosi stecchi,
ch’io provo per lo petto et per li fianchi.
Però i dí miei fien lagrimosi et manchi,
ché gran duol rade volte aven che ’nvecchi:
ma piú ne colpo i micidiali specchi,
che ’n vagheggiar voi stessa avete stanchi.
Questi poser silentio al signor mio,
che per me vi pregava, ond’ei si tacque,
veggendo in voi finir vostro desio; Continua a leggere “FRANCESCO PETRARCA L’oro et le perle e i fior’ vermigli e i bianchi”
GIOVANNI BOCCACCIO La peste
Da «Decameron», Introduzione alla I giornata
Dico adunque che già erano gli anni della fruttifera incarnazione del Figliuolo di Dio al numero pervenuti di milletrecentoquarantotto, quando nella egregia città di Fiorenza, oltre a ogn’altra italica bellissima, pervenne la mortifera pestilenza: la quale, per operazion de’ corpi superiori o per le nostre inique opere da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata, quelle d’inumerabile quantità de’ viventi avendo private, senza ristare d’un luogo in uno altro continuandosi, verso l’Occidente miserabilmente s’era ampliata.
E in quella non valendo alcuno senno né umano provedimento, per lo quale fu da molte immondizie purgata la città Continua a leggere “GIOVANNI BOCCACCIO La peste”
EDOARDO DE ANGELIS Lella
Te la ricordi Lella quella ricca
La moje de Proietti er cravattaro
Quello che cia’ er negozio su ar Tritone
Te la ricordi, te l’ho fatta vede
Quattr’anni fa e nun volevi crede
Che insieme a lei ce stavo proprio io
Te la ricordi poi ch’era sparita
E che la gente e che la polizia
S’era creduta ch’era annata via
Co’ uno co’ più sordi der marito Continua a leggere “EDOARDO DE ANGELIS Lella”
MARCO MAURIZI L’invasione degli ultra-pedagogisti. Scuola democratica, universalismo e lotta di classe (su «L’ultima ora» di Christian Raimo)
1. Né concretezza, né utopia
Il recente volume di Christian Raimo, L’ultima ora. Scuola, democrazia, utopia (Ponte alle Grazie, Milano 2022) è un testo che rappresenta perfettamente i pregi, pochi, e i difetti, moltissimi, di tutta una schiera di aspiranti riformatori della scuola che si autodefiniscono progressisti e democratici. Tra i loro pregi sicuramente le buone intenzioni, il desiderio di migliorare un’istituzione che è “in crisi” da tempo (o forse, come suggerisce Raimo stesso, da sempre), l’attenzione al disagio giovanile, la preoccupazione per il razzismo e l’esclusione, la speranza che la scuola possa farsi argine alle vecchie e nuove diseguaglianze. Tra i loro difetti il non sapere assolutamente come realizzare tutto questo, tranne poche idee che o sono molto confuse o sono totalmente sbagliate.
Continua a leggere “MARCO MAURIZI L’invasione degli ultra-pedagogisti. Scuola democratica, universalismo e lotta di classe (su «L’ultima ora» di Christian Raimo)”Bipensiero
Winston lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi e inspirò piano. La mente gli scivolò nel mondo labirintico del bipensiero. Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullavano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell’atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l’unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma, all’occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Continua a leggere “Bipensiero”