LUIGI PIRANDELLO Stefano Giogli, uno e due

Da «Appendice» (1938)

Stefano Giogli aveva sposato prestissimo, senza neanche darsi il tempo di conoscer bene colei che doveva diventare sua moglie; non ne avrebbe avuto del resto la possibilità, preso com’era stato tutto da uno di quei folli desiderii, che certe donne suscitano a loro insaputa, a prima giunta; per cui si perde ogni discernimento, ogni lume, e non si ha più requie, finché non si arrivi ad averle tra le braccia, perdutamente.
L’aveva veduta una sera in casa d’una famiglia amica, di buoni veneziani da molti anni stabiliti a Roma. Non era più stato in quella casa da parecchi mesi: vi si faceva troppa musica, e con quell’aria insoffribile di celebrare un mistero sacro, in cui soltanto gl’iniziati potevano penetrare Continua a leggere “LUIGI PIRANDELLO Stefano Giogli, uno e due”