Quando Giason dal Pelio
spinse nel mar gli abeti
e primo corse a fendere
co’ remi il seno a Teti,
su l’alta poppa intrepido
col fior del sangue acheo
vide la Grecia ascendere
il giovinetto Orfeo.
Stendea le dita eburnee
sulla materna lira;
e al tracio suon chetavasi
de’ venti il fischio e l’ira. Continua a leggere “VINCENZO MONTI Al signor di Montgolfier”